
FRANCAVILLA FONTANA – Sono passate poche ore dalla sparatoria avvenuta nel mercato ortofrutticolo di Francavilla Fontana, ma i carabinieri pare conoscano già nomi e cognomi dei responsabili. I filmati delle telecamere hanno ‘parlato’ chiaro. La lista quindi dovrebbe esistere, ora bisognerà aspettare solo le manette. In queste ore gli uomini al comando del capitano Nicola Maggio stanno per chiudere il cerchio all’indagine iniziata domenica mattina quando qualcuno ha aperto il fuoco contro la famiglia Chionna, padre e due figli.
L’attività commerciale di Dionigi Chionna, gestita con i figli, Pietro il maggiore e Tommaso il 24enne, ad oggi è ancora chiusa. La saracinesca da due giorni è abbassata con il pavimento ancora macchiato di sangue. Il capofamiglia è ricoverato nel reparto di Ortopedia dell’ospedale ‘Antonio Perrino’ di Brindisi mentre Pietro, il figlio rimasto ferito al collo da un colpo di pistola, e Tommaso, sono tornati a casa, quest’ultimo con una prognosi di soli otto giorni. Ad avere la peggio è stato proprio Dionigi Chionna. Il 51enne è stato colpito da un colpo di pistola alla gamba e ad una mano. L’uomo, domenica mattina, è stato subito operato e ora è sotto osservazione nel nosocomio brindisino.
Tutto si è consumato intorno alle 10 di domenica scorsa, quattro giorni prima di Natale. Padre e figli erano a sistemare le casse di frutta e verdura nel loro capannone all’interno del mercato quando sono stati aggrediti – a quanto appreso – da almeno sei soggetti. Tra loro sarebbe scoppiata una violenta lite poi terminata con gli spari. Tre colpi secchi partiti,pare, da una pistola 7.65 e una calibro 40 hanno colpito i tre della famiglia Chionna.
La ricostruzione effettuata dai carabinieri è stata ben precisa da subito. Le telecamere presenti nel mercato francavillese hanno ripreso tutto. I filmati, in mano agli investigatori, hanno chiarito subito la dinamica dei fatti. Il commando è arrivato alla zona industriale a bordo di due auto, una Alfa 147 e una Smart. Poi si sono diretti a piedi nel capannone dei Chionna, hanno avuto una discussione e aperto il fuoco.
Dionigi, Pietro e Tommaso sono rimasti sul pavimento gelido della loro azienda in una pozza di sangue mentre i cinque si allontanavano velocemente dal mercato ortofrutticolo per far perdere le loro tracce. I tre feriti avrebbero detto ben poco agli investigatori. Dicono di non aver visto bene in faccia i loro aggressori. Tesi che non convince gli investigatori.
I carabinieri, però, non avrebbero dubbi su chi ha aperto il fuoco domenica mattina.
Maristella De Michele
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