Sparatoria prima dell’omicidio Carvone, due giovani in manette

BRINDISI- Omicidio Carvone, si stringe il cerchio, prima della morte del 19enne, sparatoria in piazza, due giovani in manette. Si aggiungono nuovi scenari intorno all’uccisione del 19enne, Giampiero Carvone, qualche ora prima dell’esecuzione era stato esploso un colpo di fucile a canne mozze contro due amici del 19enne. Due brindisini sono stati arrestati per porto abusivo di armi ed esplosione di colpi d’arma da fuoco, si tratta di Stefano Coluccello, 28 anni, già agli arresti domiciliari con l’accusa di tentata estorsione , e Giuseppe Sergio, 20 anni. Entrambi, rinchiusi nel carcere di Brindisi, secondo le indagini svolte dalla squadra mobile di Brindisi, sarebbero responsabili di una sparatoria avvenuta qualche ora prima l’omicidio di Giuseppe Carvone. Stando alla ricostruzione degli investigatori Coluccello e Sergio avrebbero minacciato esplodendo un colpo di fucile a canne mozze due amici del 19enne coinvolti nel furto d’auto  avvenuto 24 ore prima dell’omicidio e del quale si era reso responsabile il Carvone. Coluccello e Sergio avrebbero raggiunto i due ragazzi seduti in una piazzetta a pochi passi da via Tevere, quartiere Perrino, e avrebbero intimato loro di pagare i danni arrecati all’auto oggetto di furto e poi recuperata dallo stesso Coluccello. Il colpo di fucile sarebbe stato esploso davanti a famiglie e bambini che in quel momento erano in piazzetta e solo per puro caso nessuno è rimasto ferito. Il fatto è accaduto intorno alle 21 del 9 settembre scorso , qualche ora prima dell’omicidio del 19enne, raggiunto da un colpo di pistola alla nuca davanti al portone della sua abitazione. Secondo gli investigatori il movente dell’omicidio sarebbe proprio legato al furto della vettura e alla tentata estorsione nei confronti di Carvone e dei suoi amici. L’8 settembre Giampiero Carvone con alcuni complici ruba una vettura, una Lancia Delta, di proprietà dello zio di Stefano Coluccello ma in uso a quest’ultimo. Durante la fuga Carvone provoca un incidente e danneggia l’auto. Qualche ora dopo Coluccello riesce a recuperare l’auto danneggiata ma non sporge denuncia. Il 9 settembre, il giorno dopo, Coluccello in compagnia di Giuseppe Lonoce, 37 anni, e i fratelli Aldo ed Eupremio Carone, rispettivamente di 21 e 20 anni, si presentano a casa di Carvone. E’ pomeriggio e nell’abitazione c’è l’intera famiglia, i quattro minacciano e chiedono un risarcimento di circa 10mila euro per i danni subiti dall’auto. Alle 21 dello stesso giorno Coluccello con Sergio raggiungono in piazzetta due amici di Carvone e formulano la medesima richiesta ma per rafforzare la minaccia esplodono un colpo di fucile a canne mozze. Alle tre della notte , quindi qualche ora dopo la sparatoria, Giampiero Carvone viene ammazzato con un colpo di pistola alla nuca davanti al portone della sua abitazione. La mano che ha premuto il grilletto resta sconosciuta ma gli investigatori sono convinti che l’omicidio sia maturato nello stesso contesto della tentata estorsione e del furto d’auto.

BrindisiOggi

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