Spaccio di droga in un condominio a Sant’Elia, due in manette

BRINDISI- Droga in un condominio a Sant’Elia, due in manette.  Ieri mattina, gli uomini dell’Unità Anticorruzione e della Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Brindisi hanno eseguito un controllo di polizia al quartiere Sant’Elia e più precisamente un immobile a diversi piani della Piazza Andrea Mantegna. Qui, gli operatori della Mobile, nei giorni precedenti, avevano individuato un sospetto andirivieni e ieri,  sono riusciti a concentrare le attenzioni su un giovane brindisino di ventisei anni, Romolo Guzzo,  che veniva sottoposto a controllo nella sua abitazione. Qui i poliziotti, per la precisione in cucina, sul tavolo  hanno trovato una scatola in metallo circolare, aperta la quale vi si trovava contenuto un pezzo di sostanza scura, poi al narcotest risultata hashish, del peso di 1,4 grammi. A quel punto,  è scattata una più accurata ricerca non solo nell’appartamento, ma anche in ogni locale riferibile al giovane e presente in area condominiale comune ai piani superiori e, addirittura, al sesto piano della palazzina.  Per questa attività, gli investigatori della Mobile hanno richiesto l’intervento delle Unità Cinofile dell’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea e Marittima di Brindisi, unitamente agli operatori della Mobile con i cani Udor ed Argo.

Durante le perquisizioni, un uomo al sesto piano della palazzina alla vista degli investigatori ha tentato di disfarsi di un involucro gettandolo dal balcone. Immediatamente l’uomo è stato bloccato e l’involucro recuperato, gli investigatori della Mobile hanno verificato che si trattava di un “panetto” hashish del peso di poco più di 100 grammi.

L’uomo  è stato identificato per il cinquantunenne Nicola Calò con all’attivo precedenti di polizia, anche specifici in materia di droga. Calò è stato quindi tratto in arresto. Giunte intanto le Unità Cinofile, con l’aiuto di queste ultime, gli investigatori  hanno perquisito i locali-sgabuzzino riferibili  a Guzzo  dove sono state rinvenute diverse quantità di tre differenti tipologie di stupefacenti e in particolare: altri 5 panetti di hashish per un peso complessivo di oltre mezzo chilogrammo; 5 involucri di cellophane contenenti marijuana e del peso complessivo di 447 grammi circa; peraltro, uno di detti involucri era a sua volta composto da 41 confezioni di cellophane trasparente singole, contenenti piccole quantità di marijuana e, quindi, costituenti altrettante dosi pronte per la cessione; 7 piccole dosi, cc.dd. pupieddi – confezionati con cellophane di colore bianco e chiusi all’estremità con del nastro adesivo isolante – contenenti sostanza stupefacente di tipo cocaina mischiata all’anfetamina, per un peso complessivo di circa 4,3 grammi; di detta e medesima miscela veniva recuperato un altro e più grande involucro il cui peso era di circa 7,5 grammi; veniva anche rinvenuto materiale utile al confezionamento delle dosi come forbici, lame di taglierino annerite, bustine di cellophane.

Il tutto  quindi è stato  sottoposto a sequestro e, attese le evidenze probatorie raccolte nonché la quantità e qualità delle sostanze rinvenute, anche Guzzo  è stato tratto in arresto.

Nel corso delle attività di ricerca, si è verificato un altro curioso episodio: un soggetto, un quarantacinquenne brindisino che si trovava al sesto piano accortosi della presenza dei poliziotti, si  è precipitato giù per le scale, finendo con richiudere dietro di sé la porta di un appartamento sito ai piani più bassi della palazzina. Raggiunto dagli investigatori, si è scoperto che l’uomo era scappato via perché sottoposto al regime degli arresti domiciliari. In ragione di ciò ed a quel punto, gli operatori della Squadra Mobile  hanno invitato il quarantacinquenne C.C. ad eleggere domicilio e nominare un difensore di fiducia, a sua garanzia processuale in quanto sarebbe stato deferito in stato di libertà alla competente autorità giudiziaria.

Nel frattempo Guzzo e Calò sono stati  tratti in arresto per l’ipotesi di reato di detenzione di stupefacenti ai fini di illecita cessione. Condotti negli Uffici della Questura, dopo la redazione dei necessari atti ed il rituale avviso al pm di turno della Procura della Repubblica di Brindisi,  i due sono associati presso la locale Casa Circondariale a disposizione della procedente autorità giudiziaria.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*