Spaccio di droga, arrestati padre e figlio

OSTUNI- Spaccio di droga, arrestati padre e figlio. Giovanni Andriola, 50 anni, e Giuseppe Andriola, 21 anni, rispettivamente padre e figlio, nati e residenti ad Ostuini, sono stati arrestati dagli agenti del commissariato locale con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. I due sono stati trovati in possesso di oltre un chilo e mezzo di marijuana e tutto il materiale utile al confezionamento delle dosi.

Nel pomeriggio del 31 ottobre, i due sono stati individuati  presso una struttura in disuso lungo la strada Ostuni-Carovigno, nel corso di un servizio di polizia giudiziaria finalizzato alla repressione dei reati in materia di stupefacenti.  Padre e figlio sono stati  notati dentro questa struttura. I poliziotti hanno notato che Giovanni Andriola si fermava al centro del piazzale, a mo’ di palo,mentre il figlio Giuseppe si portava vicino il muro perimetrale, ove insiste una struttura muraria chiusa da una tettoia in ferro armeggiando nei pressi di una intercapedine.

In particolare tirava un filo che consentiva di sollevare un secchio e dopo aver recuperato tale oggetto prelevava dall’interno una busta e contestualmente eseguiva delle manovre.

Dopo pochi minuti Giuseppe Andriola  poneva il secchio nella stessa intercapedine, e si allontanava con il padre verso l’ingresso.

A questo punto i due sono stati fermati dai poliziotti e perquisiti,  indosso a Giuseppe Andriola sono stati trovati 6 involucri a forma di cipollotti contenenti marjiuana del peso di 32,7 gr. mentre nell’auto da lui condotta si rinveniva la somma di 150 euro unitamente alla chiave di ingresso all’interno della struttura.

Le ulteriori ricerche presso il luogo ove poco prima si era notato armeggiare Andriola  portavano ad individuare il secchio in plastica contenente altro stupefacente simile a quello poco prima rinvenuto, poi quantificato del peso ulteriore di 1.432,70 kg e relativo materiale per il confezionamento.

In tutto è stato  sequestravano 1 Kg e mezzo di droga del tipo marjiuana, un bilancino elettronico di precisione, buste per il confezionamento ed un accendino per termosaldare i cipollotti.

All’esito delle formalità di rito  Giovanni Andriola e Giuseppe Andriola sono stati tratti in arresto nella flagranza del reato di detenzione di stupefacente ai fini di spaccio e come disposto dal pm di turno ristretti in regime di arresti domiciliari.

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