BRINDISI- Spaccio di droga, arrestate 15 persone. All’alba di questa mattina gli uomini del commissariato della Polizia di Mesagne hanno eseguito 15 ordinanze di custodia cautelare tra Mesagne e i comuni limitrofi nell’ambito di un’operazione antidroga coordinata dalla procura della Repubblica di Brindisi. Di questi sei sono finiti in carcere e nove ai domiciliari. In carcere sono finiti: Mauro Salvatore Girardo 53 anni di Mesagne, residente a Levego (Belluno), Damiano Gagliardi 51 anni di Mesagne, Paride Luciano Molfetta 48 anni di Mesagne, Vito Zullo 47 anni di Mesagne, Luca Rammazzo 32 anni di Mesagne, Angelo Antonio Molfetta 49 anni di Manduria ma residente a Mesagne. Ai domiciliari: Antonio Carmelo Della Porta , 54 anni di Mesagne, Giovanni Loparco 49 anni di Mesagne, Gianfranco Coluccia 46 anni di Mesagne, Angelo Falcone 34 anni di Mesagne, Angelo Apolito 48 anni di Ostuni, Cosimo Francesco Palazzo del 49 anni di Ostuni, Fernando Francesco Rogoli 67 anni di Mesagne, Michele De Luca 54 anni di Ostuni assistente Capo della Polizia Penitenziaria attualmente in servizio presso la casa Circondario di Taranto, Elisabetta De Pace 45 anni di Brindisi. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi, è stata avviata due anni fa dalla polizia giudiziaria del commissariato di Mesagne con la collaborazione della Squadra Mobile di Brindisi, il Commissariato di P.S. di Ostuni, il Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato di Lecce e Napoli, il Reparto Cinofili della Polizia di Frontiera di Brindisi e il IX Reparto Volo della Polizia di Stato di Bari. L’indagine, durata circa un anno, ha consentito di disvelare e disarticolare una fitta rete di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, ben ramificata e operante nel territorio brindisino e composta principalmente da soggetti mesagnesi con basi logistiche e operative tra le città di Mesagne e Brindisi. Nello specifico l’attività d’indagine è stata avviata in seguito alla violenta aggressione nei confronti di uno degli indagati, in seguito alla quale, grazie ad una meticolosa attività investigativa, si è via via estesa agli altri soggetti attinti dalle citate misure cautelari, riuscendo nel prosieguo delle investigazioni, caratterizzate da attività investigative tradizionali e da attività tecniche di intercettazione, a risalire la “filiera” fino all’identificazione del presunto principale approvvigionatore di cocaina operante sul territorio mesagnese e al suo unico fornitore, con l’individuazione, inoltre, di una lunga serie di assuntori provenienti da diverse città della provincia.
La distribuzione della droga avveniva in modo capillare. Nello specifico, la cocaina veniva spostata da Mesagne a Brindisi – dove è stato scoperto dagli investigatori un appartamento trasformato in un vero e proprio “supermercato della droga” – per poi tornare nuovamente in quel territorio, tagliata, confezionata e suddivisa in dosi pronta per poter essere immessa sul mercato. Questi diversi passaggi avevano l’obiettivo di eludere le investigazioni della polizia giudiziaria, inoltre proprio a tal fine, in alcune occasioni i soggetti utilizzavano accurate precauzioni nelle comunicazioni obbligando gli acquirenti al trasporto delle dosi di sostanza stupefacente con metodologie pericolose, facendogliele persino ingoiare. Questa capillare rete riforniva le piazze di spaccio mesagnesi con oltre 100 grammi di cocaina settimanali, garantendo l’approvvigionamento di stupefacente a numerosi consumatori anche in pieno lockdown. Le investigazioni hanno altresì consentito di ricostruire numerosi episodi di spaccio di sostanza stupefacente e di procedere, nel corso dell’attività investigativa, al sequestro di oltre 300 grammi di cocaina, all’arresto di quattro soggetti in flagranza del reato di spaccio, all’individuazione di numerosi assuntori di sostanze stupefacenti e alla loro segnalazione all’autorità amministrativa per le violazioni della normativa sugli stupefacenti.
BrindisiOggi
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