Spaccature tra i grillini: a rischio la candidatura a sindaco

BRINDISI- (da  il7 Magazine) La storia si ripete, esattamente come due anni fa. Il movimento di Grillo a Brindisi non riesce a trovare l’unione, gli attivisti si dividono in gruppi e diventano avversari tra loro, ancor prima  che con le altre forze politiche.  Fratture e divisioni che creano anche confusione, non si capisce bene chi faccia parte dei vari gruppi. L’unica notizia certa al momento è che alcuni attivisti, che aderiscono al gruppo Brindisi5Stelle20018, hanno scelto Fabio Leoci come proposta di candidatura da inviare allo staff romano del movimento. Il nome di Leoci è venuto fuori durante una votazione alla quale hanno partecipato circa 20 persone. I votati sono stati due, oltre Leoci anche il giornalista Fabio Mollica, ma l’avvocato ha prevalso in preferenze. Mollica ci aveva già provato alle scorse amministrative, ma si ritirò in favore della lista di Stefano Alparone, che poi fu quella che ottenne la certificazione dai vertici nazionali.

Per Leoci si tratta solo di un primo passo.  Gli scogli da superare sono ben altri.  L’avvocato civilista entro il 31 dicembre dovrà mandare a Roma la sua candidatura insieme alla lista, che dovrà essere composta dal almeno 21 aspiranti consiglieri comunali.

Sarà comunque lo staff a decidere sulla certificazione della lista Leoci,  e quindi dare il via libera all’utilizzo del simbolo. Sarà esaminata la sua candidatura e quella dei suoi aspiranti consiglieri.

Nessuno ora si sbilancia, massimo riserbo anche sulla composizione della lista e sul lavoro di queste ore. “E’ solo un indirizzo che un gruppo di attivisti ha voluto dare – spiega Leoci – è solo un percorso che abbiamo aperto. E rappresentiamo solo noi stessi”. Lo precisa dopo le polemiche con il consigliere regionale Gianluca Bozzetti, unico portavoce del movimento 5Stelle in terra di Brindisi, che ha parlato di fuga in avanti.

L’avvocato resta abbottonato, non vuol dir nulla, troppo delicata come fase. E ogni sua frase o affermazione potrebbe essere usata contro di lui da chi nel movimento rema contro la sua candidatura. Non solo, ma dopo la sconfitta di Mollica, anche alcuni attivisti dello stesso gruppo potrebbero non sostenerlo più.

Quella di Leoci potrebbe non essere l’unica lista al vaglio dei giudici pentastellati. Anche se al momento nessun altro si è fatto avanti. Si attendono le decisioni del meetup del consigliere regionale Bozzetti. Non è chiaro se il suo gruppo presenterà una lista avversaria.  I tempi si stringono e mancano solo 20 giorni per trovare i candidati, compilare i documenti e spedire tutto a Roma. Ma qualcuno tra gli attivisti è convinto che pur di ostacolare Leoci alla fine Bozzetti troverà una candidatura. Qualche settimana fa si fece il nome di Gianluca Serra, ma a tale ipotesi non è mai stato dato un seguito.

  Restano però le dichiarazioni di un mese fa del consigliere regionale che  aveva annunciato la possibilità che il movimento 5Stelle non presenti nessuna lista per l’elezioni amministrative a Brindisi.  “Il mio auspicio – affermò Gianluca Bozzetti – è che si riesca a presentare una lista unitaria e che non accada come alle scorse amministrative. Ma al momento non c’è unione. Non escludo  che il movimento a Brindisi possa non presentare nessuna lista. Noi ci candidiamo per vincere, ma se non ci sono gli strumenti possiamo anche non partecipare”.

Una frase che deluse e spiazzò tanti simpatizzanti che non hanno fatto mancare il proprio disaccordo con post sui social. Il movimento di Grillo alle scorse elezioni si qualificò come primo partito a Brindisi (con 13,54 per cento), ma il suo candidato non arrivò al ballottaggio.

Nel movimento ci sono anche tanti “cani sciolti” come l’ex candidato sindaco Stefano Alparone, che si è totalmente allontanato dall’esperienza amministrativa, pur restando un attivista. Chi ha totalmente chiuso  è invece  l’ex collega Elena Giglio.  Alparone ha però presentato la sua candidatura al Senato alle Parlamentarie. Con lui avrebbero fatto richiesta anche Francesco Bevacqua, Paolo Le Grazie e Loredana Siccardi. Per la Camera  avrebbero presentato istanza Daniele Cassano, Laura Schena, Marco Lotti, Teodoro Gatti. Ma la lista potrebbe essere più lunga. Le richieste dovranno essere presentate entro il 15 gennaio, lo staff valuterà tutti certificati allegati. Un lungo lavoro se si pensa che in tutta Italia gli attivisti che hanno chiesto di candidarsi sono oltre 15mila.  Dopo la scrematura dello staff la parola passerà al popolo del web che deciderà i candidati reali, quelli invece da inserire nei collegi uninominali saranno stabiliti dai vertici del movimento. Su questo fronte la dinamica non è ancora molto chiara.

Lucia Portolano

per il7 Magazine

 

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