BRINDISI- Lo chiamano disagio. Tradotto significa che all’interno del neonato Articolo Uno ci sono già forti spaccature. Contro la decisione dei consiglieri regionali Pino Romano e Abaterusso di aprire il movimento a tutti anche ad ex amministratori protagonisti di governi cittadini passati, si schiera non solo il coordinamento cittadino di Brindisi ma anche quello di Mesagne.
“In assenza di una sintesi unitaria- scrivono da Articolo Uno Mesagne- è necessario evitare che, in prossimità delle imminenti scadenze elettorali, le aspirazioni elettoralistiche dei singoli prendano il sopravvento su quelle politiche della costruzione di un nuovo centro sinistra. Il rischio è che tali vicende diventino non più gestibili anche mediante il coinvolgimento strumentale di autorevoli dirigenti nazionali.”
Articolo Uno di Mesagne auspica una necessaria discussione franca e serena fra gli iscritti di tutti i circoli territoriali “con l’obiettivo di eleggere un Comitato provinciale, organismo legittimato a parlare a nome di tutti e non soltanto degli amici più prossimi e unico autorizzato a stabilire i criteri della scelta dei candidati senza condanne o assoluzioni preventive”.
Per il comitato cittadino di Brindisi sulla questione interviene Carmine Dipietrangelo che parla di preoccupazione.
“La continua prova di forza a cui è sottoposto Articolo Uno – Mdp in provincia di Brindisi suscita non poca preoccupazione in ciascuno di noi. La reazione dei singoli circoli ha riattivato l’orgoglio di un’appartenenza che rischia di essere messo a dura prova da continui ed arroganti tentativi di imposizione delle scelte che vengono perpetrati da vertici regionali- scrive Dipietrangelo- Costruire una nuova sinistra, forte, radicata, viva, appassionata e pulsante non vuol dire aprire le porte in maniera indiscriminata a chiunque. E’ giunto il momento dei “no”, perché per ricostruire sul serio è necessario tagliare con un passato tortuoso e pieno di errori.
Brindisi è divenuti un caso clamoroso, ma nelle stesse condizioni della città capoluogo vivono altre realtà nella nostra Provincia, in cui doppi o tripli comitati sorgono per iniziativa di singoli leader politici, annullando qualsiasi spazio di azione democratica e di condivisione delle scelte che tutti quanti noi abbiamo cercato di coltivare e costruire”.
“Questi continui e goffi tentativi di imposizione dall’alto riguardanti scelte strategiche per lo sviluppo del movimento nella nostra Provincia, non possono più essere tollerati- Ci sono comitati che sin dal’inizio hanno portato avanti il nome di Articolo Uno – Mdp nel nostro territorio, in cui compagne e compagni hanno deciso di rinunciare alle vecchie appartenenza in vista del perseguimento di un sogno nuovo, con impegno, dedizione e spirito di abnegazione: caratteristiche, queste, che risultano antitetiche rispetto all’arbitrio che caratterizza l’iniziativa dei singoli leader”.
Dipietrangelo spiega perché il comitato disapprova la scelta sulle adesioni degli ex amministratori degli ultimi governi. “Se qualcuno pensa che questo Movimento possa tradursi nella sommatoria di singoli comitati elettorali finalizzati all’autocelebrazione dei singoli, ovvero che Articolo Uno debba diventare un raccoglitore di consenso fine a se stesso, assoldando chiunque senza tenere fede ad alcuna previa valutazione politica- dice- noi non potremo che ribadire la nostra secca disapprovazione con ogni strumento possibile. Non si può essere duri e puri in Sicilia, candidando una personalità di rottura con precedenti schemi e logiche come Fava, e contestualmente, in altre regioni italiane, provocare il soffocamento dei comitati spontaneamente sorti in ragione del forzoso ingresso di personalità che si pongono come assoluta e diretta continuità rispetto al passato.
Articolo Uno è nato per mettere in campo una classe dirigente nuova e diversa, per ricostruire la sinistra partendo dall’impegno di nuove energie.”
Dipietrangelo auspica un intervento degli organi nazionali : “che ripristinino l’agibilità democratica e la condivisione politica messa in discussione in tutti questi mesi da arbitrarie ed inopportune iniziative di singoli”.
Intanto domani a Brindisi ci sarà D’Alema in un incontro pubblico organizzato proprio da Romano e Abaterusso.
BrindisiOggi
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