OSTUNI– Non solo evade gli arresti domiciliari, ma si oppone all’arresto aggredendo i poliziotti e danneggiando la volante e il commissariato. Finisce nei guai Marco Calò, 29 anni di Ostuni, arrestato la sera della vigilia di Natale dagli agenti del locale commissariato. Il 29enne sottoposto al regime degli arresti domiciliari a seguito di alcuni controlli non era stato trovato presso la propria abitazione. Erano così scattate le ricerche da parte dei poliziotti che dopo un’ora hanno intercettato l’uomo che rientrava a casa. Calò alla vista degli agenti ha tentato invano la fuga. I poliziotti lo hanno bloccato ma l’uomo per tutta risposta ha cominciato a dare in escandescenza e persino una volta fatto salire sulla volante, ha tentato di fuggire via danneggiando la vettura e ferendosi a sua volta. Arrivato in commissariato Calò non ha accennato a calmarsi gettando per aria gli arredi e tentando di aggredire gli agenti presenti. Sul posto sono dovuti intervenire anche i medici del 118 per tentare di calmarlo e medicare le ferite, ma l’uomo alla vista dei medici ha cominciato a sbattere la testa contro il muro dichiarando che le ferite riportate erano state cagionate dagli agenti. Marco Calò, una volta tranquillizzatosi anche grazie all’intervento del pm di turno, Iolanda Chimienti, è stato arrestato con le accuse di oltraggio, violenza minaccia e lesioni a P.U., nonché danneggiamento aggravato di beni dello stato.
Lu.Pez.
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