BRINDISI- Soppressione del Nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco, le organizzazioni sindacali UIL PA, Fn Cisl USB PI, CONFSAL, CONAPO replica al comandante provinciale Michele Angiuli che aveva riferito che la soppressione era stata stabilita in un decreto ministeriale del luglio scorso, e che lui come dirigente dello Stato poteva solo rispettarla.
“Facciamo presente- scrivono in una nota congiunta i sindacati- che il decreto citato dal dirigente ha una valenza squisitamente politica, ma non è ancora stato perfezionato da una circolare o da un decreto del Capo del Corpo che stabilisca dei criteri tecnici di applicazione. Senza entrare in esasperati tecnicismi, vogliamo fare un esempio pratico: è come se un decreto sancisca la chiusura di un presidio ospedaliero a fare data da oggi e noi oggi stesso prendessimo tutti i degenti e li buttassimo per strada.”
I sindacati ricordano al comandante che la competenza in materia non spetta a lui, ma al direttore regionale dei Vigili del fuoco della Puglia, il quale, di comune accordo con la Direzione centrale, può individuare un modello organizzativo differente se ritenuto più idoneo alla erogazione del servizio. “Citando la normativa- spiegano- in materia possiamo dire che il Direttore Regionale organizza e coordina i Nuclei Sommozzatori nella regione mentre i comandanti provinciali assicurano il buon andamento del Nucleo e l’attuazione delle disposizioni e delle direttive del Direttore stesso, ed è agli atti che il Direttore Regionale, dopo avere attentamente studiato la materia non ha ritenuto opportuno la chiusura del nostro nucleo. Ci preme fare presente che il risparmio di questa operazione potrebbe essere quantificabile in poche migliaia di euro l’anno per l’intero apparato statale, anche perchè il nucleo è appoggiato logisticamente presso la già esistente sede del distaccamento Porto, e anche se trasferiti ad altra sede gli stessi operatori sommozzatori continuerebbero a percepire il regolare stipendio. Un risparmio ridicolo a fronte di un notevole disservizio.”
Le organizzazioni sindacali dicono di non voler alimentare polemiche ma poi pongono un interrogativo: “Un domanda ci sorge spontanea: quali sono i reali motivi che stanno spingendo il Comandante di Brindisi ad accelerare un processo e a perseguire con tanto accanimento un obbiettivo che è quello di privare la cittadinanza di un servizio essenziale, anche distogliendo le proprie energie da quelli che sono i tanti problemi che affliggono i Vigili del Fuoco.”
BrindisiOggi
Commenta per primo