BRINDISI- Tolta la fermata del bus per Cerano, i proprietari dello stabilimento balneare “C-Beach” scrivono al Prefetto, alla Provincia e al Comune. Quella che segue è la lettera di uno dei titolari del nuovo stabilimento balneare a Cerano che, come i residenti della costa sud , lamentano la soppressione della fermata per i bus , da e per Cerano.
“La nostra società è proprietaria dello stabilimento balneare “C-Beach”, situato in località Cerano proprio dove per decenni c’è stato il notissimo “Lido Cerano”.
Appena avviata l’attuale stagione estiva abbiamo chiesto alla Società Trasporti Pubblici il ripristino della fermata di Cerano nel collegamento tra le marine del litorale sud e la città di Brindisi. Fermata che è sempre esistita, al servizio di migliaia di bagnanti.
Sta di fatto, però, che la STP non ha attivato il servizio e questo senza un minimo di motivazioni, solo dopo le nostre proteste e quelle dei cittadini interessati ha emesso un comunicato stampa nel quale si adducono delle difficoltà tecniche nella manovra dell’autobus nel punto della fermata. È proprio la STP, nello stesso comunicato, ad ammettere ufficialmente che la stessa fermata è rimasta attiva sino al 2017. Rispetto a quel periodo non è cambiato davvero nulla e quindi rimane incomprensibile la scelta di non ripristinare tale fermata: i luoghi sono gli stessi, la strada non ha subito restrizioni e finanche il direttore di esercizio della STP è lo stesso (ing. Muscogiuri).
Anzi, rispetto a qualche anno fa adesso la STP dispone anche di autobus di dimensioni più ridotte che annullerebbero i disagi – se pure esistessero – nell’esecuzione delle manovre.
È evidente che la soppressione della fermata crea un danno notevole soprattutto ai cittadini, ai turisti e non ultimo alla nostra società. Ci chiediamo se è questo il modo in cui si vuole incentivare la rinascita del litorale sud di Brindisi? Quel litorale compromesso dalla presenza di una delle centrali più grandi d’Europa non si vuole valorizzarlo? È un segnale da dare a chi ha a cuore il territorio e si impegna con mezzi propri a farlo tornare agli antichi splendori? È questo il modo di agevolare i tentativi di ripresa economica della nostra provincia? Siamo certi, poi, che questi ostacoli (che non si vogliono superare qualora ce ne fossero) vadano nella stessa direzione del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) che ha stanziato circa 200 milioni di euro di risorse pubbliche per far rivivere i nostri litorali?
Per le ragioni sopra esposte, chiediamo alle S.V. Ill.me un intervento urgente affinché si possa ripristinare la fermata a Cerano, nell’interesse collettivo attraverso l’utilizzo dei mezzi di cui la STP già dispone”.
BrindisiOggi
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