ROMA- Latitante della SCU estradato dalla Germania torna in Italia per scontare la sua pena. Gennaro Solito 60 anni di Ceglie Messapica, considerato esponente di spicco della Sacra Corona Unita e particolarmente conosciuto per le sue performance cinematografiche nel film “Cesare deve morire”, è stato catturato in Germania lo scorso 24 gennaio dopo 8 mesi di latitanza. Ieri è arrivato all’aeroporto di Roma – Fiumicino dove è stato preso in consegna dai carabinieri del Nucleo investigativo di Brindisi che lo hanno condotto nel carcere di Rebibbia dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il latitante-attore, vincitore tra l’altro di un premio internazionale, aveva fatto perdere le proprie tracce dal 18 giugno dello scorso anno, ossia dopo la condanna, il 23 maggio 2013, in primo grado a 14 anni per associazione a delinquere di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti e tentata estorsione.
Solito è stato sempre considerato un affiliato alla “sacra corona unita” alla frangia dei cosiddetti “mesagnesi” (clan “Vitale–Pasimeni–Vicientino”).
Dopo la condanna, il 23 maggio 2013, in primo grado a 14 anni per associazione a delinquere di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti e tentata estorsione. Subito dopo il tribunale di Brindisi aveva disposto la sostituzione della misura cautelare dell’obbligo di dimora, a cui Solito era già sottoposto, con quella della custodia in carcere, considerando il pericolo di fuga. E così è stato perché l’uomo si era subito dato alla macchia.
Solito era stato arrestato dai carabinieri di Brindisi, al comando del tenente colonnello Alessandro Colella, il 29 settembre 2010, assieme ad altre 9 soggetti ritenuti i nuovi esponenti della sacra corona unita ,tutti imputati dell’operazione Calipso . In questa operazione finì in manette anche Ercole Penna, poi diventato collaboratore di giustizia e fonte ritenuta attendibile dai magistrati. Mentre Daniele Vicientino, ritenuto uno dei capi, fu catturato dopo sei mesi di latitanza.
Solito aveva una cospicua disponibilità economica e questo gli aveva consentito di fuggire all’estero. L’uomo viveva in un appartamento vicino Stoccarda la compagna, una donna di 27 anni di origine straniera.
Il 18 novembre dello scorso anno, Solito era stato fermato in una stazione di servizio nei pressi di Breisgau dalla polizia di tedesca di Friburgo. Qui Solito aveva presentato alle forze dell’ordine dei documenti visibilmente falsi. Immediatamente erano partiti i controlli incrociati. La polizia tedesca aveva contattato i carabinieri di Brindisi scoprendo che Solito era latitante ma poiché non era stato diramato alcun mandato di cattura internazionale non fu possibile fermarlo ed arrestarlo.
In questi mesi sono proseguite le indagini, la polizia tedesca non ha mai perso di vista l’uomo lavorando in sinergia con i carabinieri di Brindisi sino a quando non è stato emesso il mandato di cattura e Solito è stato arrestato.
Ora Solito è stato estradato ed è tornato in Italia per scontare la sua pena.
BrindisiOggi
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