FRANCAVILLA FONTANA – Un piccolo passo in avanti per la famiglia di Francesco, il piccolo di Francavilla Fontana il cui papà è rimasto senza lavoro per accompagnare il figlio in giro per le cure in giro per l’Italia. Una medico di Mesagne, la dottoressa Marina Smaldino, si è offerta di seguire il piccolo Francesco per un paio di giorni a settimana per delle sedute di fisioterapia neuromotoria gratuita.
“Queste sono le storie che fanno veramente male all’animo – ci ha scritto il medico mesagnese – Purtroppo non posso far nulla per il papà del piccolo, ma posso offrire il mio operato a disposizione del piccolo”.
“Non abbiamo parole per questo gesto – ci hanno risposto Cosimo e Daniela, genitori di Francesco – Apprezziamo tantissimo la generosità della dottoressa, la contatteremo al più presto per ringraziarla e per metterci d’accordo”.
La nostra redazione aveva dato spazio all’appello lanciato da Cosimo Schiavone, che ha chiuso la propria attività commerciale dopo le mille difficoltà anche economiche registrate a fronte delle assenze per motivi di salute del piccolo Francesco, 4 anni e mezzo.
“Avevo un negozio di prodotti ortofrutticoli a Francavilla Fontana – ci aveva raccontato Cosimo, 35 anni – e ho chiuso la mia attività perché lo Stato non aiuta chi vive in famiglia casi di malattie rare come quella di Francesco. Per mesi ho dovuto chiudere il negozio, ma avevo comunque da pagare le tasse. Mi arrangio come posso, non butto mai niente delle occasioni che mi si presentano, ma cerco un lavoro che mi dia stabilità, che mi permetta di sostenere la mia famiglia: è per Daniela e Francesco che vado avanti”.
Francesco, affetto da una malattia rara e sconosciuta, per la quale neanche i medici riescono a trovare un nome, ha una famiglia che non si arrende perché il proprio figlio possa vivere con dignità. Lottano ogni giorno Daniela e Cosimo, che cerca un lavoro per poter garantire una sicurezza economica al suo Francesco.
Quella del piccolo Francesco è una malattia ignota e subdola. “Checco ha 4 anni e mezzo, ma dimostra 11 mesi – spiegano i suoi genitori – Ha una delezione del cromosoma 18 con duplicazione del 10: è sordo, non parla, ha un ritardo psicomotorio grave, tanto che non cammina in modo autonomo. E in più, ci sono i segni di una lipodistrofia (una manifestazione clinica caratterizzata da un’anormale o degenerativa condizione del tessuto adiposo, NdR)”.
Cosimo è volenteroso, serio e ha acquisito le patenti A, B, C, D e K. Vuole lavorare, lo chiede da mesi ma il suo appello è caduto, tranne brevissimi periodi, nel vuoto. La giovane famiglia vive nella casa della nonna di Francesco: non possono pagare un affitto, tanto sono impegnati a capire come fare per pagare le spese mediche del bimbo (seppure il piccolo sia stato riconosciuto disabile al 100%) e la riabilitazione che effettua anche a Ostuni, nel centro “La nostra famiglia”.
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BrindisiOggi
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