Sit in di protesta lavoratori appalto ristorazione ASL BR

BRINDISI- Sit in di protesta lavoratori appalto ristorazione Asl Brindisi. Domani, 18 dicembre, le segreterie territoriali della FILCAMS CGIL e della FISASCAT CISL scenderanno in piazza per un sit-in di protesta davanti alla Direzione Generale dell’ASL di Brindisi, in via Napoli 8.

“Non possiamo più tollerare questa situazione,” ha dichiarato la Segretaria Territoriale Filcams CGIL,Claudia Nigro. “I lavoratori dei presidi ospedalieri di Mesagne, Cisternino, San Pietro Vernotico e Ceglie Messapica sono ormai allo stremo. Con contratti part-time di appena 15-20 ore settimanali e orari spezzati, hanno già sacrificato tanto. Ora, con la riduzione dell’orario di lavoro, la situazione è diventata insostenibile.”

“Abbiamo segnalato fin dall’inizio i rischi derivanti da un appalto al ribasso, e oggi vediamo i lavoratori pagare il prezzo più alto,” ha aggiunto Maria Scala Vinci, Segretaria territoriale della Fisascat CISL Taranto Brindisi. “Non accetteremo che questi sacrifici siano ignorati. La ASL, come committente, ha il dovere di garantire ogni posto di lavoro e il rispetto degli orari previsti. I lavoratori meritano dignità e tutele, non l’ennesimo attacco ai loro diritti.”

Le organizzazioni sindacali ricordano che i dipendenti, già gravati da condizioni contrattuali precarie, hanno esaurito le ore di ROL (Riduzioni Orario di Lavoro) e si trovano ora senza alcuna tutela concreta per affrontare la riduzione dell’orario.

Già in fase di gara d’appalto, le due sigle avevano denunciato le criticità di un bando strutturato con corrispettivi insufficienti a coprire i costi del personale. Nonostante le rassicurazioni ricevute in passato, oggi la realtà è chiara: i diritti dei lavoratori continuano a essere calpestati.

Le segreterie territoriali annunciano che, in assenza di risposte immediate e concrete, la protesta si intensificherà con ulteriori azioni, fino alla proclamazione dello stato di agitazione.

“Domani manifesteremo con determinazione: nessuno resterà indietro,” concludono le due segretarie.

 

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