SAN VITO DEI NORMANNI – “Sono rammaricato per la chiusura delle strutture per minori stranieri non accompagnati non doveva finire in questo modo, ma mi batterò affinché questi trenta ragazzi rimangano nel territorio sanvitese” così Domenico Conte, sindaco di San Vito dei Normanni, commenta la vicenda della quale sono protagoniste le strutture per minori stranieri non accompagnati sul territorio di San Vito dei Normanni. Dal Comune di San Vito dei Normanni è partita l’ordinanza di chiusura per queste strutture dichiarate inadatte, a seguito di alcuni controlli da parte dei funzionari del Comune stesso, che comprendevano Servizi Sociali, Asl e Architetto. Ma il Sindaco ha già pronto un piano B per poter riuscire a ripristinare la situazione cercando di avere un occhio particolare per chi va tutelato maggiormente da questa situazione. “ In ordine di priorità la mia attenzione va ai ragazzi che erano ospitati dalle strutture, – argomenta il primo cittadino sanvitese – i quali avevano avviato dei percorsi all’interno della nostra comunità, non solo sul piano dell’istruzione, ma anche affettivo. Loro sono le prime vittime di quanto successo e bisogna pensare che sono ragazzi che seppur giovani hanno già conosciuto i dispiaceri della vita perché hanno sofferto la fame, hanno visto la guerra e hanno dovuto lasciare il proprio paese e i propri famigliari per salvarsi.” Il Sindaco ha in mente di formalizzare un incontro tecnico per garantire il bene di questi ragazzi, con l’intenzione di farli rimanere su San Vito dei Normanni per non far provare loro nuovamente la sensazione dello sradicamento. “ Al secondo posto – continua Domenico Conte- ci sono i lavoratori. Chi nella struttura ci lavorava e chi aveva a che fare ogni giorno con questi minori stranieri. Vanno tutelati anche loro in quanto quello non è un lavoro come un altro, ma vi è un coinvolgimento emotivo tale che è difficile da superare. I ragazzi sono affezionati sinceramente alle educatrici e loro lo sono ai ragazzi.” Infine il Sindaco si concentra su un ultimo punto “ La realtà dell’immigrazione viene ancora vista nel modo sbagliato. Io vorrei che fosse considerata crescita e arricchimento per il paese e non un peso o peggio ancora con totale disprezzo. Noi oggi – ammette il primo cittadino – abbiamo perso una grande opportunità per il territorio ed è per questo che mi batterò per trovare un modo che permetta a questi ragazzi di rimanere con noi.”
Alberta Esposito
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