LATIANO – ‘Chiude’ la storica scuola media ‘Benedetto Croce’ a Latiano. Così avrebbe deciso l’attuale amministrazione comunale per dare spazio alla sezione distaccata del Liceo ‘Palumbo’. I genitori degli studenti sono sul piede di guerra: “Non ve lo permetteremo”.
La querelle risale ad un anno fa, quando nei corridoi della scuola secondaria di primo grado di Latiano circolava già la voce del trasferimento di tutte le classi nell’altro plesso ‘Monasterio’. L’accorpamento dovrebbe avvenire affinchè le classi della sezione distaccata latianese del Liceo Palumbo possano essere trasferite nell’istituto ‘Benedetto Croce’. La scuola Monasterio nel frattempo avrebbe dovuto subire dei lavori di adeguamento e ammodernamento proprio per poter accogliere i nuovi studenti.
Ma a quanto pare tutto questo non sarebbe avvenuto. Motivo per il quale tanti altri genitori si sono oggi uniti nella protesta contro il trasferimento dei loro figli in un plesso diverso.
“Molti altri genitori si sono uniti oggi alla protesta, dopo aver letto il comunicato del sindaco – si legge in una nota dei genitori che si sono riuniti in un comitato per difendere la scuola dei loro ragazzi – in cui spariscono tutti i riferimenti ad adeguamenti o miglioramenti della Monasterio. Non condividiamo la scelta, non lo facciamo per i metodi e per la sostanza. Non la condividiamo per l’assurdità, perché crediamo che la scuola dell’obbligo pubblica vada tutelata e salvaguardata”.
“Il metodo meschino usato dall’amministrazione, senza alcuna discussione pubblica, senza alcun confronto preventivo con la cittadinanza e nemmeno con gli organi di democrazia istituzionali (Consiglio Comunale, Commissioni Consiliari, Consulte): la decisione comunicata alla plebe a mezzo stampa tipo gli annunci medievali dei banditori a cui i sudditi dovevano solo obbedire. Ebbene se ci volete servi non ci avrete!” sottolineano i genitori.
Tutti si dicono stufi di essere vittime di questa decisione intrapresa dal primo cittadino di Latiano, Cosimo Maiorano. Stufi anche, dicono, dell’ennesimo attacco in due anni alla scuola pubblica e al diritto allo studio dei loro figli.
“Come potete chiederci fiducia sugli interventi alla Monasterio quando da più di un anno (13 settembre 2016) sono fermi i lavori di messa in sicurezza della stessa e su quei lavori pende la spada di un contenzioso legale con l’azienda da cui già avete ricevuto avvisaglie legali? – continuano – Vi siete chiesti se gli spazi sono sufficienti per l’accorpamento e in quali condizioni saranno i ragazzi? Alla Monasterio esistono oggi 11 aule sul piano superiore di cui 9 vuote e le altre ospitano laboratori. Alla Croce ci sono 13 aule di ragazzi quindi come saranno sistemati i ragazzi? Nel corridoio come accaduto già lo scorso mese di marzo? O saranno soppressi già gli insufficienti laboratori presenti?”.
Tanti sono gli interrogativi che i genitori dei ragazzi che frequentano la scuola ‘Benedetto Croce’ si pongono.
“Crediamo, che la contrarietà a questa scelta debba essere di tutti i genitori, indipendentemente dal quartiere di residenza perché i danni ricadranno su tutti i nostri figli. Che forse è vero che non ci saranno più scuole di Serie A e scuole di Serie B perché semplicemente saremo tutti retrocessi in serie B, indipendentemente dal corpo docente, dalla carenza di laboratori e spazi atti ad ospitare le nuove tecnologie richieste dall’istruzione moderna”.
“Crediamo che questa lotta riguardi tutti noi genitori e quelli che lo saranno domani” concludono.
Maristella De Michele
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