BRINDISI – Continua il nostro viaggio in provincia di Brindisi per conoscere la posizione dei sindaci sulla trascrizione dei matrimoni tra coppie dello stesso sesso. Lo abbiamo anche chiesto al sindaco di Mesagne, Franco Scoditti e di Ceglie Messapica, Luigi Caroli. Entrambi hanno risposto che bisognerebbe rispettare la legge.
L’amore tra due persone indubbiamente non può essere dettato dal loro sesso. Due anime si scelgono e poi si amano. Gli esseri umani così come insegna la storia, dovrebbero avere tutti gli stessi diritti e doveri, ma molto spesso, purtroppo, non avviene a causa di stereotipi sociali. La circostanze sul valutare di rimodulare la legge delle nozze gay in Italia è sorta da poche settimane.
L’episodio che ha creato più scalpore, così come abbiamo già precedentemente scritto nell’articolo di ieri, è stata la posizione di Ignazio Marino, sindaco di Roma, che sabato scorso ha dato l’ok per la trascrizione di 16 matrimoni tra persone dello stesso sesso. Sulla vicenda è intervenuto il ministro degli Interni, Angelino Alfano, dichiarando ‘fasulle’ le firme del primo cittadino romano e anche dello stesso prefetto della capitale che ha sottolineato il fatto che sono possono ritenersi delle trascrizioni legali.
IDopo il parere favorevole da parte dei sindaco di Brindisi, Mimmo Consales e da Maurizio Bruno, sindaco di Francavilla Fontana entrambi leader nel territorio brindisino del Partito democratico, e il no da parte, invece, del primo cittadino di Ostuni, Gianfranco Coppola, oggi a dir la loro sono stati i sindaci di Mesagne e Ceglie Messapica.
“Oggi come oggi le trascrizioni sarebbero inutili perché non esiste ancora una legge – ha detto a BrindisiOggi.it il sindaco di Mesagne Franco Scoditti (Pd) – ma sono il primo a battermi per cambiare questa situazione. Anzi invito tutti i sindaci ad andare a Roma e manifestare per avere questa legge molto importante per il riconoscimento dei diritti e doveri per tutti. E’ inutile creare delle guerre con le prefetture sottoscrivendo le trascrizioni”.
E’ vero, in Italia, ancora, non esiste una legge che regolarizza i matrimoni tra persone dello stesso sesso. La legge sulle unioni civili dovrebbe sbloccarsi i primi mesi del prossimo anno, così come lo stesso Renzi, ha dichiarato pochi giorni fa.
Il tema dei diritti civili è un tema delicato e che nessuno fino ad oggi è riuscito a modificare. L’unica proposta che potrebbe arrivare a Palazzo Madama a gennaio è quella di un registro che si avvicina al modello tedesco.
Quasi identica è la posizione del primo cittadino di Ceglie Messapica, Luigi Caroli (Ncd, stesso partito di Alfano). “Da sindaco non posso far altro che rispettare la normativa vigente. La legge m’impone di non trascrivere i matrimoni tra coppie dello stesso sesso ed io mi attengo. Se la legge è quella tutti dovremmo rispettarla, poi però ognuno può far ciò che vuole”.
Quindi un mezzo sì da parte del sindaco di Mesagne e un no secco invece dal sindaco di Ceglie. Insomma, anche a Brindisi, la situazione resta frammentaria.
Maristella De Michele
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