BRINDISI – Grande soddisfazione arriva da più parti del mondo del lavoro e di quello sindacale per l’approvazione dei nuovi criteri di organizzazione e gestione delle società in house, ovvero le linee guida da osservare da parte delle aziende sanitarie pugliesi per portare a termine il processo di internalizzazione dei servizi sanitari appaltati all’esterno negli anni.
Se il cammino che porta all’internalizzazione di alcuni servizi fondamentali dovesse concretizzarsi, si assisterebbe al cambiamento dell’organizzazione delle aziende sanitarie locali che assorbirebbero nel proprio organico tutti quei lavoratori che, fino ad oggi, secondo i sindacati, hanno vissuto la propria vita lavorativa all’insegna del precariato.
«Ora – spiega il segretario della Cgil Funzione Pubblica, Antonio Macchia – è necessario completare nel più breve tempo possibile l’iter burocratico in ambito aziendale, per fornire le opportune risposte alle numerose e legittime aspettative del personale interessato, che da anni auspica di avere un rapporto di lavoro stabile e dignitoso, di pari passo al miglioramento dei servizi da offrire ai cittadini e agli utenti». I servizi dell’Asl di Brindisi interessati da questo nuovo percorso che dovrebbe portare all’internalizzazione e che si aggiungono a quelli già internalizzati sono: le attività di pulizia; il servizio emergenza/urgenza 118; l’attività di gestione del Cup, il centro unico di prenotazione; le attività di logistica integrata (farmaci e materiale economale); le attività di piccola manutenzione.
Se si riuscissero a portare all’interno dell’azienda tutti questi importanti settori, tanti lavoratori sarebbero assorbiti organicamente dall’Asl, come la Cgil chiede da tempo. «La nostra lotta va avanti da molto tempo, ormai – spiega Macchia – il 27 dicembre scorso eravamo sotto i cancelli dell’Asl di Brindisi, in via Napoli, a chiedere esattamente quello che, a quasi un anno di distanza, sta cominciando a materializzarsi. Siamo fiduciosi che il cammino proseguirà ma restiamo vigili».
Grande soddisfazione per il risultato raggiunto è stata espressa anche dai Cobas del lavoro privato. Roberto Aprile, portavoce del sindacato di base, parla per i lavoratori della ditta di pulizie Markas. «Per i lavoratori brindisini di Markas – spiega Aprile – si tratta ora di superare di un altro ostacolo che è rappresentato dalla gara vinta della ditta Romeo attraverso una convenzione Consip. L’avvio della gara è stato sospeso temporaneamente solo per il settore delle pulizie a causa di un ricorso al Tar della ditta uscente Markas. In questa battaglia giudiziaria c’è stato un ulteriore rinvio della decisione del Tar al 18 Dicembre. Secondo noi questo ulteriore rinvio ci dà la possibilità che i lavoratori Markas possano assunti immediatamente alla Sanitaservice. Queste erano anche le intenzioni espresse dalla locale direzione Asl nel corso delle riunioni svolte in questi mesi sull’argomento, cui chiederemo conferma in questi giorni. È una bella pagina di civiltà quella che si sta scrivendo oggi che va nella direzione di cancellare forme odiose di precariato».
Maurizio Distante
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