BRINDISI – Un vero e proprio sistema che organizzava finti incidenti stradali per incassare i premi previsti dalle polizze assicurative. Queste, in sintesi, sono le conclusioni cui sono giunti il procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi e il pubblico ministero Milto Stefano De Nozza e che hanno portato al rinvio a giudizio, disposto dal giudice per le udienze preliminiari, Giuseppe Licci, 70 persone, imputate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla truffa.
Il processo inizierà il 16 giugno prossimo. I 70 imputati fanno parte di una delle quattro parti di un’inchiesta condotta da Ghizzardi e da De Nozza nella quale sono coinvolte in tutto 196 persone. Nell’elenco degli imputati ci sono avvocati, medici e carrozzieri che avrebbero collaborato alla realizzazione dei finti sinistri per poi incassare il denaro liquidato dalle assicurazioni. Il gup Licci ha ammesso tutte le parti civili costituite: le principali compagnie assicurative, bersaglio dell’associazione che agiva per incassare i premi delle polizze in maniera fraudolenta.
I fatti risalgono a un periodo compreso tra il 2009 e il 2011. I capi di imputazione in tutto sono 106 e la gran parte è relativa proprio ai sinistri denunciati ma, secondo quanto emerso dalle indagini, mai avvenuti, in virtù dei quali venivano liquidate dalle compagnie assicurative le somme per risarcire i danni a cose e anche per le cure mediche sostenute.
BrindisiOggi
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