BRINDISI- Nel 2021 sono state 301 le aziende della provincia di Brindisi ispezionate dallo Spesal, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro della Asl. Il dato è stato divulgato in occasione della Giornata internazionale della sicurezza e della salute sul lavoro, che si celebra il 28 aprile. Nel 38% dei casi trattati sono state riscontrate irregolarità di vario genere. Particolarmente frequenti le violazioni normative nel settore edile: soprattutto carenze nei sistemi di protezione dalle cadute dall’alto.
Nel 2021 in provincia di Brindisi si sono verificati 1.676 infortuni sul lavoro. Il dato, ancora in corso di valutazione definitiva da parte dell’INAIL, evidenzia un incremento rispetto all’anno precedente: nel 2020, infatti, gli infortuni erano stati 1.605. In tutta la Puglia gli incidenti sul lavoro risultano invece in lieve diminuzione (16.437 contro i 16.852 dell’anno precedente). In crescita a Brindisi anche le malattie professionali: in questo caso però le ultime rilevazioni si riferiscono al 2020. Sono state 107 in tutto quelle riconosciute, contro le 90 del 2019. Al primo posto risultano le malattie cosiddette da sovraccarico biomeccanico (cioè da sforzo eccessivo: tendiniti, ernie, tunnel carpali, eccetera), seguite da ipoacusie, cioè abbassamento dell’udito. Scarsa l’incidenza dei tumori: solo 2 casi.
“All’incremento degli incidenti – ha dichiarato il direttore dello Spesal brindisino, Nicola Dipalma – può aver contribuito anche la ripresa di molte attività che nel 2020 erano rimaste chiuse a causa del Covid; è fisiologico che ad un aumento delle ore lavorate complessivamente faccia riscontro un aumento degli infortuni. Noi – ha proseguito – ad ogni modo continueremo le nostre attività ispettive: il settore più critico continua ad essere quello edile, seguito subito da quello agricolo, dove l’incidente più frequente è il classico ribaltamento dell’automezzo pesante privo di sistemi di sicurezza”.
Accanto alle ispezioni, c’è la prevenzione. “Lo Spesal – ricorda Dipalma – proseguirà anche con le iniziative di informazione e formazione rivolte specificamente ai datori di lavoro. A questi soggetti sono dedicati corsi di aggiornamento e seminari. A giugno poi – ha concluso – terremo un importante convegno sul rischio professionale cancerogeno e chimico nel territorio di Brindisi”.
Il 28 aprile è anche la giornata mondiale delle vittime da amianto. Ed anche in questo campo lo Spesal brindisino si sta rivelando attivo: nel 2021 sono stati controllati 84 cantieri dediti alla bonifica delle strutture in amianto. “Soltanto nel 6% dei casi – conclude Dipalma – ci siamo imbattuti in violazioni di norma; il che ci conforta. Significa che le ditte incaricate di rimuovere e trattare i residui di amianto si comportano in maniera più attenta”.
Allo Spesal della Asl di Brindisi lavorano 4 medici, due dei quali con qualifica di ufficiali di polizia giudiziaria. Ci sono anche 12 tecnici della prevenzione, otto dei quali ufficiali di polizia giudiziaria.
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