Sicurezza, i Pon escludono le aree industriali, ma Brindisi apre la strada per tutto il sud

BRINDISI- Furti alla zona industriale, l’attuale sistema di video sorveglianza non è sufficiente e l’Asi corre ai ripari. Martedì partiranno i lavori per la realizzazione di una centrale operativa, una control room, dove saranno installati tutti i monitor delle telecamere attualmente posizionate sulle diverse vie, un controllo continuo, 24 ore su 24. L’opera è stata finanziata con fondi regionali, per circa 600 mila euro. Ci vorranno 180 giorni per completare gli interventi. La sala sarà ospitata in una palazzina che si trova di fronte alla sede dell’Asi alla zona industriale. Successivamente sarà fatto un bando di gara per assegnare il servizio di vigilanza, cioè coloro che dovranno sorvegliare i monitor e offrire altri servizi.

L’intento è quello però di ampliare il sistema di video sorveglianza con nuove telecamere e mezzi all’avanguardia. L’Asi ha già ottenuto dal comitato provinciale ordine e sicurezza la conformità di uno studio di fattibilità, ma si cercano i soldi per realizzare il tutto.

“All’inizio abbiamo trovato un grande ostacolo – spiega Marcello Rollo, presidente dell’Asi- i Pon legalità escludono le zone industriali, ma  in questi mesi abbiamo operato per chiedere l’inclusione di queste aree per le regioni del sud.  Dopo una mia lettera, inviata a nome della FICEI, la Federazione dei Consorzi ed Enti di Industrializzazione, in cui si descriveva la situazione delle zone industriali meridionali il prefetto Piantedosi, dell’Autorità di Gestione dei fondi, ha lasciato buone speranze”.

Tutti i canali di finanziamento  infatti sono riservati alla sicurezza cittadina, considerando le zone industriali come di privati.

 “Attraverso il Ministro degli Interni,  l’on. Alfano- afferma Rollo- il Consorzio ha preso contatti con l’Autorità di Gestione dei PON a cui ha fatto presente la gravità della situazione in termini di sicurezza delle zone industriali italiane ed a tal fine, a nome della FICEI, la Federazione dei Consorzi ed Enti di Industrializzazione ha inoltrato specifica richiesta per l’accesso alle risorse stanziate all’interno dai PON Legalità 2014/2020 per le regioni facenti parte dell’Obiettivo 1, ovverosia Puglia, Campania, Basilicata Calabria e Sicilia. Il Prefetto Piantedosi, a nome dell’Autorità di Gestione, ricevendo la nostra nota, ha effettivamente riscontrato che gli interventi per garantire maggiore sicurezza all’interno delle zone industriali possano rientrare nell’ambito delle iniziative sostenibili con le risorse del nuovo Programma “Legalità” 2014/2020 e con nota inviata alla Ficei si è riservato di fornire ulteriori notizie in merito all’esito favorevole della procedura di approvazione.

Rollo è ottimista, convinto che possano arrivare le risorse per nuove telecamere, il progetto già redatto e presentato è di circa 700mila euro.

 BrindisiOggi

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