BRINDISI- Il Sicet Cisl Taranto Brindisi raccoglie il grido di allarme sociale, rilanciato dalla stampa, contenuto in una recente missiva indirizzata al Sindaco di Brindisi ed all’Amministratore unico dell’Arca Nord Salento, da un cittadino a nome di coinquilini residenti al quartiere Sant’Elia, lotto 41 di Piazza Canaletto.
Nella stessa missiva si sostiene che, da decenni, non vengono eseguiti lavori di manutenzione e, dunque, si evidenziano pericoli per l’incolumità pubblica fino a prefigurare potenziali tragedie per possibili crolli.
“Come organizzazione sindacale abbiamo immediatamente formalizzato la nostra richiesta all’amministratore di Arca Nord Salento, Dott. Cosimo Casilli, di essere convocati con urgenza, al fine di approfondire il merito di tale segnalazione ed individuare ogni utile intervento in tempi congrui, se effettivamente ascrivibile all’Agenzia, così da sanare le criticità denunciate- dice il sindacato- Ai sindaci del territorio rilanceremo il messaggio chiaro e forte che quanti abitano in edilizia residenziale-sociale (Decreto MIT del 22/04/2008) non sono affatto cittadini di serie B ma, anche, che applicare l’Imu su tali alloggi e, come molto spesso accade, in cifra superiore a canoni che sono fissati per legge, nei fatti significa deprivare l’Arca Nord Salento di risorse utili per le manutenzioni.
Frattanto, abbiamo preso già contatto telefonico con alcuni dei cittadini coinvolti dalla suddetta denuncia e da loro ci recheremo di persona, in Piazza Canaletto, per portare la nostra solidarietà a quanti vorranno incontrarci.
Nella stessa circostanza, dopo esserci confrontati sullo stato dell’arte, illustreremo le iniziative da mettere in campo per dare primi segnali di una necessaria inversione di tendenza rispetto ad una emergenza abitativa che, purtroppo, riguarda diversi altri lotti della città capoluogo come del territorio risultando, oltretutto, aggravata anche dal fenomeno degli sfratti esecutivi per morosità incolpevole.
In ogni caso, sia che si tratti di alloggi di proprietà che di alloggi pubblici, come Sicet Cisl intendiamo operare affinché non venga mai messa in discussione la dignità delle persone, oltreché il diritto all’abitare, anche considerando che i primi due anni di lockdown per pandemia hanno fatto riscoprire a molti italiani l’importanza di vivere in una casa effettivamente dignitosa, sicura, confortevole.
Non per ultimo, a Brindisi come in altri comuni del territorio, va risolta l’evidente contraddizione osservata tra l’ammontare dei finanziamenti messi in campo, in ogni caso insufficienti, per la rigenerazione urbana – che è prima un processo di coinvolgimento culturale e poi finanziario – e le persistenti criticità abitative in periferie che rischiano di essere non solo geografiche ma anche esistenziali.
Brindisi che si candida – ultimamente con il Cis ma non basta! – ad essere città accogliente, turistica, sostenibile e non solo sul versante della produzione energetica, deve proporsi al Paese e al mondo innanzitutto per la qualità delle sue case, delle sue scuole, dei suoi asili nido, dei suoi servizi agli anziani ed ai giovani, mai dimenticando che le risorse rivenienti da PNRR, PNIC, FSC, Fondi strutturali e di finanziamento europei, costituiscono il quadro di sostegno finanziario per ridisegnare e rendere il Paese, in particolare il Mezzogiorno, più competitivo e coeso, per ridurre i divari territoriali e gli squilibri socio-economici.
Sarà cura del Sicet Cisl dar voce e continuità alle esigenze dei cittadini che sollecitano politiche abitative condivise – sulle quali, cioè, rendere insistente e strutturale il dialogo tra istituzioni, Enti strumentali e parti sociali – al fine di confermare le stesse politiche connaturate ad un welfare locale che è da concepire nel segno dell’appropriatezza”.
BrindisiOggi
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