“Siamo fermi da marzo, questo mese ho guadagnato 3 euro”, il racconto della titolare dell’agenzia viaggi

BRINDISI – (da il7 Magazine) Ha cancellato anche l’ultima prenotazione: il viaggio a Natale di una famiglia a Disneyland Paris. Era l’unico viaggio all’estero inserito nel suo computer negli ultimi mesi. Ma ora non c’è più neanche quello. Serena Carlucci è la titolare di un’agenzia viaggi di Brindisi, è specializzata nei viaggi all’esterno. Un settore che da marzo è completamente fermo. Le agenzie sono lì aperte, con la saracinesca alzata ma all’interno si fa di tutto tranne che organizzare viaggi, alle prese ormai con montagne di richieste di rimborsi e faldoni di lettere di avvocati. “Questo mese ho guadagnato solo 3 euro –  racconta la titolare – per tenere aperta l’agenzia ne ho spesi molti di più. Devo pagare l’affitto e le spese fisse, mi sono arretrata con il proprietario del locale, al quale ho chiesto un po’ di pazienza, ma anche lui sta per perderla”.

Ci sono settori che almeno in estate grazie al turismo sono riusciti a incassare qualcosa,  ma le agenzie viaggio e i tour operator non sono rientrati in queste categorie. “Quel poco che avevamo fatto a luglio con Grecia e Spagna è stato cancellato con un colpo di spugna dopo che Emiliano ha firmato l’ordinanza con l’obbligo della quarantena – spiega Serena Carlucci – nessuno è più partito sapendo di dover restare a casa 14 giorni una volta rientrato dal  viaggio. Per noi non è stato utile neanche  il bonus vacanza. Una misura che non solo si rivelato un flop (sono rimaste tante risorse non spese),  ma è stata anche un’arma che si è ritorta contro. La maggior parte delle strutture non accettava l’intermediazione delle agenzie, e così i clienti che quest’anno hanno viaggiato quasi tutti in  Italia si sono organizzati in maniera autonoma.  In tutta l’estate ho guadagnato quanto negli altri anni guadagno in un solo pomeriggio. Non capisco perché in Italia non si siano attivati, così come accaduto negli altri paesi europei, i corridoi turistici con i paesi Covid free. Sarebbe stata una boccata d’ossigeno”.

 Serena ha una sola dipendente, che ora è cassaintegrazione. Ogni estate assume un’altra ragazza per rinforzare l’organico, ma ovviamente quest’anno ha fatto tutto da sola. La mattina va in agenzia, alza la saracinesca e resta lì a fare i conti con le carte, nell’attesa di prenotazioni che non arrivano.

Ad oggi dallo Stato ha ottenuto solo 2200 euro di ristoro, quello previsto per le partite iva, il tutto diviso in tre trance: due da 600 euro e una mille euro. Dei fondi stanziati per le agenzie non ha visto un soldo. La prospettiva dei prossimi mesi non è delle più rosee.

Per le agenzie e i tour operatori nella prima fase della pandemia era stato stanziato un fondo di 250milioni di euro ma la richiesta avanzata dagli operatori è stata di 700milioni di euro, per cui i rimborsi si sono bloccati. Ora a quanto pare si è aperto uno spiraglio grazie al nuovo Dpcm Ristori  che ha stanziato ulteriori 400milioni di euro. Una cifra che dovrebbe coprire tutte le richieste e sbloccare i fondi. Ma si tratta pur sempre del ristoro dei mesi passati, quelli che vanno da febbraio a luglio, ed ormai si è a fine ottobre.  “Speriamo sia la volta buona – afferma Serena – perché non sappiamo più come vivere, anche se queste cifre andranno a coprire le perdite della stagione precedente.  Ormai lavoro soloper prendere gli insulti dai clienti e dalle associazioni dei consumatori. Molto spesso sono costretta a chiedere aiuto a mia madre, ed è umiliante. Mi sento demoralizzata, la mia situazione è simile a quella di migliaia di colleghi. Io capisco che ci vuole senso di responsabilità in questo particolare momento, ma vivere nelle nostre condizioni non è facile. Non si sa dove sbattere la testa”.

Il rimborso destinato alle agenzie viaggio corrisponde al 20 per cento della differenza tra il fatturato del 2019 e  quello dei mesi che vanno da febbraio a luglio 2020. “Se questi soldi arriveranno in tempi brevi potremo cercare di tirare avanti, ed io potrò saldare le spese accumulate – conclude l’operatrice turistica – Ma ora si pone il problema delle perdite del periodo da agosto a dicembre. Avevamo chiesto di dirottare alle agenzie e ai tour operator  il bonus vacanza, visto che sono rimaste diverse risorse, ma il governo intende prorogare questa misura nella stessa forma anche per la prossima estate”.

Lucia Portolano

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