Si spacca il fronte politico, Oria vuole la super Provincia del Grande Salento

BRINDISI-Il presidente della Provincia ha convocato per l’1 ottobre tutti i sindaci del brindisino per esprimere la propria scelta, Lecce o Taranto, in vista della soppressione della Provincia di Brindisi. In questi giorni i consigli comunali  sono impegnati per l’approvazione della delibera che stabilisce la linea da adottare. Nel  frattempo però molti vanno già per la propria strada, indipendentemente dal colore politico. Il sindaco di Oria, Cosimo Pomarico, esponente vicino a Ferrarese non segue le così dette linee di partito, e mentre Udc e Noi centro annunciano la necessità di andare con Taranto promuovendo una battaglia per ottenere due capoluoghi, lui aspira alla superprovincia del Grande Salento: Brindisi, Lecce e Taranto insieme. Pomarico ha invitati i suoi colleghi sindaco il giorno dopo Ferrarese per  discutere proprio dell’ipotesi della megaprovincia. Invito inviato per il 2 ottobre al castello Federiciano,che riapre dopo un anno alla cittadinanza. “Il nostro obiettivo, alla luce della legge 135 che prevede il riordino delle Province, – dice il sindaco di Oria – rimane quello della costituzione di una “superprovincia” del Grande Salento in grado di valorizzare le diverse eccellenze presenti sull’intero territorio. In questo momento così importante, non deve esistere alcuna presa di posizione politica, ma tutti i rappresentati istituzionali di questo territorio devono mettersi insieme per dare vita alla più importante Provincia del sud”.

Pomerico spiega che in questa decisione non ci sono influenze politiche: “Ferrarese ha lasciato piena autonomia- spiega- come è giusto che sia. E soprattutto devono decidere i cittadini”. Una gran parte dei sindaci, non solo del sud del brindisino, ma ora anche dell’entroterra, è convinta che l’ipotesi Brindisi- Taranto è tramontana, in quanto molti dei Comuni del tarantino hanno deciso di andare con Lecce.  ” Non ci sono più i vecchi confini- continua il sindaco federiciano- ciò che resterebbe di Taranto e Brindisi sarebbero realtà residue, e quindi l’unica soluzione sarebbe un’adesione con Lecce”. La parola passa alla Regione e a sua volta al governo. “Ma così grandi- conclude Pomarico- avremo molto potere contrattuale, e potremo far valere le ragione del territorio”.

Lucia Portolano

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