BRINDISI- Ritorna nel partito, almeno con una tessera, anche perché forse non è mai andato via, qualcuno dei suoi nel Pd è sempre rimasto. Carmine Dipietrangelo si riscrive al Partito democratico e lo fa sapere pubblicamente, inviando alla stampa la lettera che ha scritto al segretario regionale Emiliano, alla commissaria cittadina Antonica e al segretario provinciale Bruno. L’ex dirigente dei Ds, considerato da sempre il dirigente ombra anche nel pd, si rifà la tessera. Vuol far battaglia all’interno in prima persona, lui che si definisce uomo di sinistra, attualmente presidente dell’associazione Left. Dopo gli anni del ribaltone con l’ex sindaco di Brindisi Giovanni Antonino, qualche guaio giudiziario era uscito di scena dalla vita politica amministrativa istituzionale. Nel Pd ha avuto la sua tessera sino al 2014.
Oggi ritorna in un partito dove c’è lacerazione e distruzione, con un commissariamento, il futuro nuovo congresso, un gruppo consiliare che il Pd regionale non riconosce, un sindaco al quale il partito da un appoggio esterno ma che ha il sostegno dei consiglieri eletti nella lista dei democratici. Insomma una gran confusione per gli elettori e i cittadini che da oltre 15 anni non respirano e non sentono più parlare di politica. Dipietrangelo torna, e sono in tanti a non sorprendersi. D’altronde con un anno di interventi sulla stampa il suo ritorno appariva ormai certo.
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera di Dipetrangelo ai vertici del Pd dove spiega le ragioni del suo tesseramento.
“come vi è noto,e’ dal 2014 che non rinnovo la tessera al PD,per la cui nascita e costruzione ho lavorato a livello regionale,provinciale e cittadino.
Molte sono state le motivazioni nazionali ( non chiarezza politica,alleanze,alcune scelte del governo Renzi,scarso impegno meridinalistico,degenerazione correntizia,ruolo della sinistra e della minoranza interna) e territoriali (gestione arruffona del partito,mancanza di sedi e luoghi democratici dove discutere e confrontarsi,delusione per il comportamento contraddittorio e opportunistico di alcuni rappresentanti istituzionali,mancanza di convocazioni degli organismi eletti, giudizio sul PD e sul governo della città di Brindisi) che mi hanno spinto,dopo una lunga militanza ( ben cinquant’anni!),a non rinnovare la tessera di appartenenza al partito dove è confluita la mia storia e una parte del mio pensiero politico ed ideale.
Mi sono sentito e mi sento tuttora,come più volte ho dichiarato,un apolide di sinistra che,però,non ha rinunciato mai alla battaglia ideale e politica. Per questo ho guardato e guardo con curiosità intellettuale e politica a tutto ciò che si muove e si discute a sinistra dentro e fuori al PD.
Rimango,come tanti,ancora perplesso su alcuni aspetti della linea e sul comportamento di un PD che sta rischiando una torsione e una deriva centrista. Anche per dare il mio contributo alla battaglia politica e culturale per evitare questa deriva,ho deciso di rinnovare la tessera al partito di cui sono sono stato dirigente regionale e provinciale.
Per un vecchio dirigente come me è fin troppo chiaro che le battaglie si fanno all’interno. Ma per l’esperienza fatta in questi due anni ho potuto constatare che all’esterno del PD c’è tanta parte del popolo di sinistra che in questi anni si è allontanato perché deluso e disorientato.
La mia decisione è maturata nella consapevolezza di dover recuperare energie e disponibilità disperse ma è anche frutto della situazione in cui si trova il PD cittadino e degli avvenimenti politici e amministrativi di questi giorni la cui gravità certamente non vi sfugge.
Riprendere a dare il mio contributo lo ritengo un dovere di vecchio militante che crede ancora che il PD possa e debba rimanere un partito di sinistra e di centrosinistra e che come tale deve essere protagonista di un rinnovamento della politica che è alla base del progetto fondativo che non può disperdere le sue origine uliviste e costitutive.
Per questi valori intendo dare una mano e qualche idea alla formazione e alla crescita di una nuova classe dirigente. Lo farò con spirito costruttivo e con l’intento di dare un contributo di verità alla ricostruzione di fatti storici,politici,economici,morali, e delle relative responsabilità che qualcuno in questi giorni ha voluto richiamare. Quello che mi appassiona di più e’,però,guardare al futuro e contribuire alla ricostruzione di una comunità che a qualcuno fa comodo dividere o farla apparire vittima di complotti geopolitici e di aspirazioni personali.
La deriva a cui è stato portato il PD di Brindisi,diventato ormai partito di indistinti e di tesserati ignari,il ruolo aggressivo e predominante di alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale che hanno fatto della loro funzione un uso prepotente e personale a tal punto da respingere qualsiasi indicazione e valutazione degli stessi organismi provinciali e regionali,mi spingono a non stare più alla finestra o sulla sponda del fiume.
Senza rinunciare alle mie idee e convinzioni, e senza mutare,fino a prova contraria, giudizio su fatti e uomini, voglio dare,da tesserato, il mio contributo alla battaglia per rinnovare e bonificare il PD cittadino,per ricostruire,a prescindere da una una corsa al tesseramento di ulteriori ignari,questi si burattini inconsapevoli,una agibilità politica per le idee e i valori della sinistra. E lotta politica sarà,come è mio costume! Spero di poterlo fare in una sede di partito anche alla presenza delle centinaia di tesserati che qualcuno in questi giorni sta “spontaneamente” organizzando.
Faccio questa scelta anche per evitare che si continui in un inutile confronto sulla stampa e si confonda il non rinnovo della mia tessera del 2014 con “l’auto sospensione” dal partito di qualcun altro e per stroncare sul nascere qualsiasi tentativo di strumentalizzare la mia posizione all’interno del PD. Mi piace concludere questa mia lettera con un attualissimo vecchio proverbio cinese: “Gli antichi sorvegliavano le frontiere per prevenire le risse, oggi si custodiscono per stabilire la tirannia”. Appunto…..
Cordialmente
Carmine Dipietrangelo”
BrindisiOggi
Mi chiedo se la dirigenza del Partito Democratico concederà la tessera ad un personaggio condannato a 2 anni e 1 mese per corruzione dalla Corte d’appello e che si è visto assolto dalla Corte di Cassazione per prescrizione dei reati, non ritenendo la medesima Corte di poter accordare una sentenza più favorevole considerati gli atti processuali
E qui comincia la campagna elettorale! Quanti pensieri affollano la mia mente mentre guardo la foto e leggo la dichiarazione del Sig. Dipietrangelo: “A volte ritornano (S.K.)”, “Ritorno sui miei passi (A.C.)”, “Aria di casa mia (S.B.). Non conosco quel proverbio citato dal nostro “rentrante”. Ma è più indicato questo: Se le vostre parole non sono migliori del silenzio, dovreste restare zitti. La foto, credo proprio che non sia attuale, viste le simpatiche discussioni degli ultimi giorni. Un bel quadretto idilliaco, come può esserlo quello che ritrae tre politici l’un contro l’altro armato: Consales fuma, Dipietrangelo guarda e Bruno fa la guardia.
Ecco una notizia di cui non ce ne frega un cacchio