BRINDISI- Si cerca, si ispeziona passo dopo passo, da poppa a prua della Norma Atlantic. Si va avanti sino a dove è possibile, sino dove le temperature lo permetteranno. Questa mattina nuovo sopralluogo sul traghetto ormeggiato a Costa Morena. Due squadre a lavoro. Da una parte il personale della scientifica dei carabinieri di Bari con un equipe di medici legali, dall’altra la squadra della polizia scientifica con altri medici legali.
A fare strada ci sono i vigili del fuoco che visionano lo stato dei luoghi prima che gli investigatori vadano avanti per assicurare la sicurezza. A bordo anche gli uomini della Capitaneria di porto. Non c’è il pm Ettore Cardinali, che era presente nelle due precedenti ispezioni.
Si cerca pian piano di raggiungere la stiva, il garage dal quale sarebbe partito l’incendio. Lì’ ci potrebbero essere altre vittime, sempre che le fiamme abbiano lasciato qualche traccia. Sono stati ispezionati i ponti 6 e 7, questa mattina raggiunto anche il ponte 4. Ieri è stato difficile l’ingresso nelle cabine, per entrare è stato necessario rompere gli oblò, dove c’erano.
Le immagini degli interni della nave lasciano senza fiato. Macerie ovunque, lamiere a terra, fili appesi, il nero, il fumo, l’odore di bruciato insopportabile. Qui è passata la morte. Vestiti a terra, di gente che ha lasciato tutto quello che aveva per salvarsi la vita. Scampoli di un viaggio trasformato in un incubo, dove con certezza sono morte 11 persone, e restano ancora oltre 10 dispersi. La tragedia raccontata dalle immagini di questa nave bruciata, che ora galleggia nel porto di Brindisi e racchiude ancora tante verità.
Domani intanto sarà a Costa Morena l’ingegnere del Registro italiano navale Rina che effettuerà le valutazioni sulle condizioni di sicurezza della nave e sulla possibilità che sia rimorchiata a Bari, nella stessa città della Procura che indaga sull’incendio.
Lucia Portolano
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