BRINDISI- L’appuntamento è alle 17 nella sede di Impegno sociale per presentare le firme al notaio. Questo il nuovo passo per la mozione di sfiducia alla sindaca Angela Carluccio. Lino Luperti con Marika Rollo e i consiglieri di opposizione cambiano di nuovo idea: niente più discussione in consiglio comunale, si raccolgono direttamente le firme per andare dal notaio. Anzi, il notaio pare che si presenterà direttamente nella sede di Impegno sociale, almeno così ha voluto far sapere qualcuno a latere della conferenza capigruppo che si è tenuta questa mattina durante la quale si sarebbe dovuta decidere la data del consiglio comunale.
Ma la data ancora non c’è, “né ci sarà”, dicono dall’opposizione, convinti di mandare a casa già questo pomeriggio la sindaca. Non tutti però sono convinti che ci saranno tutte le 17 le firme. Intanto è stata fissata la seduta del consiglio comunale per il 30 prossimo per decidere l’adesione del Comune di Brindisi per l’abolizione delle tassazioni sulle cartelle Equitalia. Ma è chiaro che se dovesse cadere l’amministrazione non ci sarà alcun consiglio. Si andrà al voto la prossima primavera, esattamente dopo un anno. Tre mesi di commissariamento che lasciano in sospeso numerose questioni calde che dovrà affrontare poi il nuovo governo. I grandi partiti al momento non hanno un progetto politico valido, in pochi mesi bisognerà costruire il tutto, le precedenti elezioni meno di un anno) hanno dimostrato ogni debolezza.
Momenti di tensioni questa mattina durante la conferenza capigruppo sul tema Multiservizi, una parte dell’opposizione chiedeva che si facesse un consiglio sull’argomento, mentre la coalizione Carluccio invocava prima la discussione sulla mozione di sfiducia. “Cosa potrà mai essere deciso- afferma la consigliera della lista della sindaca Iolanda Guadalupi- da un’amministrazione sfiduciata? Prima si voti sulla sfiducia e poi si prendano impegni”.
Ai ferri corti Luciano Loiacono e Antonio Pisanelli, quando quest’ultimo rivolgendosi al consigliere di Brindisi democratica ha affermato: “Poi li mandiamo tutti sotto casa tua”, riferendosi ai lavoratori. E’ in questo momento che Loiacono ha lasciato la riunione, una minaccia che aveva poco il sapore di politica (vi proponiamo il video).
A causa dei contenuti diffamatori dei commenti sui social e di offese a seguito della pubblicazione del video, la Redazione ha ritenuto di rimuoverlo.
Lu.Po.
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