Sgominata una cellula terroristica, pronti per un attentato in Turchia, un arresto nel Cie di Restinco

BRINDISI- Erano pronti al martirio e stavano organizzando un attentato in Turchia sgominata un cellula terroristica di 11 persone tutte residenti in Germania. Il tutto grazie all’indagine degli agenti della Digos di Brindisi.  Lutumba Nkanga è stato arrestato il 2 gennaio scorso ospite nel Cie Restinco a Brindisi ed un 22enne marocchino Soufiane Amri bloccato ad Ancona ed espulso dall’Italia. Quest’ultimo aveva avuto contatti con l’attentatore della strage di Berlino dei mercatini di Natale. Tutti frequentavano la stessa moschea di Berlino, poi chiusa.

Le indagini sono  infatti partite il 24 dicembre scorso all’indomani dell’attentato costato la vita a 12 persone ed il ferimento di altre 42.   La Procura nazionale Atimafia ed Antiterrorismo che ha subito avviato i controlli incrociati su tutto il territorio italiano. Sin da subito infatti è stato chiaro che l’attentatore di Berlino fosse passato dall’Italia o avesse dei complici  sul territorio italiano.

Qui a Brindisi le indagini sono state affidate agli agenti della Digos diretti dal vice questore aggiunto Antonio Bocelli, prima, ed Antonio Caliò, dopo, oggi presenti durante la conferenza stampa svoltasi presso la Dda di Lecce , insieme al questore di Brindisi Maurizio Masciopinto e la responsabile Antiterrosimo.

Il gruppo comunicava  tramite Whatsapp, Viber e Telegram. Conversazioni frammentate cominciate attraverso una chat e completate in un’altra che i nostri investigatori hanno saputo ben interpretare. Gli agenti della Digos hanno lavorato, giorno e notte, con grande spirito di abnegazione per intercettare la cellula.

Secondo la ricostruzione dei loro spostamenti i due , ai primi di dicembre, avevano trascorso una notte a Roma ma erano intenzionati a spostarsi in Turchia dove erano pronti a martirizzarsi. Così si dirigono ad Ancona dove comprano un biglietto per Patrasso. Proprio il giorno della partenza però qualcosa cambia i loro piani: c’è lo sciopero dei traghetti e sono costretti a restare una notte in albergo. Qui il controllo di polizia e si scopre che il 22enne è segnalato all’Autorità tedesca perchè pericoloso, gli viene ritirato il passaporto e viene espulso. Il 27enne viene portato al Cie.  Il 24 dicembre parte l’indagine dopo l’attentato dei mercatini. I poliziotti interrogano Lutumba, trovano nel suo telefono varie conversazioni con il gruppo, frasi che inneggiando al martirio. Inoltre trovati video cruenti di decapitazioni che erano arrivate all’uomo direttamente dall’agenzia di comunicazione dello Stato islamico con un app di Telegram.

In una conversazione si legge: “Un fratello è stato preso. Del secondo gruppo un secondo è stato preso. Hanno controllato il secondo gruppo uno non è riuscito a proseguire, al resto non è successo niente. Si Achi tutto bene, adesso fai attenzione veramente, andate da dietro, così che nessuno vi noti. Credimi questi porci vi stanno alle costole.”

Il 2 gennaio viene arrestato  il congolese nel Cie di Restinco, ilo 30 gennaio il resto della cellula terroristica (11 persone in tutto).

Due erano le rotte che la cellula aveva intrapresa per raggiunge la Turchia, quella Mediterranea che ha visto protagonista l’Italia, e quella balcanica, i nove componenti del restante gruppo era stati già fermati ai confini con la Serbia.

 

BrindisiOggi

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