BRINDISI- Sfruttamento del lavoro, convalidato l’arresto per la coppia di Tuturano. Il G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi ha convalidato l’arresto del 51enne Vitale Adriano e della 37enne Carrozzo Patrizia, ad entrambi il Giudice ha applicato una misura coercitiva. La coppia, era stata arrestata il 6 settembre 2019 in flagranza di reato dai carabinieri della task force anti-caporalato del Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi, per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, nei riguardi di un cittadino 20enne originario del Gambia.
I due indagati in concorso tra loro hanno reclutato ed utilizzato il cittadino pastore extracomunitario, rispettivamente Patrizia Carrozzo nella qualità di titolare dell’impresa agricola individuale avente ad oggetto l’allevamento di ovini e Adriano Vitale, quale effettivo titolare del potere direttivo sulla manodopera. Al Vitale viene contestato di aver reclutato in qualità di addetto alla custodia degli animali con compenso irrisorio dal maggio 2018 il giovane 20enne originario del Gambia, facendogli credere che fosse regolarmente assunto in base ad un contratto di lavoro fittizio e approfittando della ignoranza della lingua italiana, della giovane età e delle sue precarie condizioni, così occupandolo in nero nell’azienda, adibendolo alla mungitura, alla custodia e al pascolo degli animali. Il pastore è stato alloggiato all’interno dello stesso allevamento di ovini e sottoposto alle attività lavorative a partire dall’alba sino alla sera e senza pause, ininterrottamente a partire dal maggio 2018 e senza periodi di riposo, se non una volta la mese per il tempo necessario a consentirgli l’invio di 200/300 € mensili alla famiglia di origine. Al giovane non è stata fornita alcuna informazione, né presidi contro i rischi per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, corrispondendogli la somma contante di 650€ mensili. Si tratta di una retribuzione irrisoria e comunque notevolmente inferiore a quella prevista dalla contrattazione collettiva vigente, che prevede un salario di 7,81 € all’ora.
A seguito della convalida dell’arresto, Adriano Vitale, che era già sottoposto all’obbligo di dimora a seguito di altre vicende di natura penale, è stata applicata la misura coercitiva degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, con la prescrizione di non allontanarsi senza l’autorizzazione del Giudice e di non comunicare con persone diverse da quelle che con lui coabitano. A Patrizia Carrozzo è stata applicata la misura coercitiva dell’obbligo di dimora prescrivendo di non allontanarsi dal territorio Comune di residenza senza l’autorizzazione del Giudice.
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