BRINDISI- Antonio Monaco, indigente e gravemente malato, finalmente ha avuto una casa. Potrà trasferirsi subito nella sua nuova casa con la sua famiglia, Antonio Monaco, 51 anni di Brindisi. L’uomo che sino ad oggi ha vissuto in un’aula di una vecchia scuola elementare in via Sele al quartiere Perrino, con moglie de due figli , avrà finalmente un tetto dignitoso. La sua storia l’avevamo raccontata un mese fa quando lui stesso lanciò un appello per denunciare una situazione quanto mai assurda.
Antonio, malato terminale, era legittimo assegnatario di una abitazione popolare ma in quella casa non poteva metterci piede perché era occupata abusivamente da un’altra famiglia. Oggi la polizia locale, guidata dal comandante Antonio Orefice, ha dato esecuzione allo sgombero e al sequestro dell’abitazione che si trova in via Santa Barbara, su disposizione della Procura della Repubblica di Brindisi, dottoressa Pellerino. Ora si procederà al dissequestro e alla consegna dell’immobile al legittimo assegnatario, Antonio Monaco.
L’appello di Antonio non è caduto nel vuoto, il Comune ha proceduto in tutta fretta , viste anche le condizioni dell’uomo. Il sindaco Riccardo Rossi lo aveva detto anche durante il suo discorso alla città per le celebrazioni dei Santi Patroni: tolleranza zero per chi pensa di occupare abusivamente le abitazioni e il caso di Monaco sarebbe stata una priorità per il Comune.
“Stiamo ripristinando la regola. Allo stesso tempo ci assumiamo la responsabilità di assistere chi occupa una casa abusivamente nella sua fuoriuscita, offrendo un’alternativa di emergenza: nel caso dello sgombero di oggi, ci siamo mossi anticipatamente e trovato una casa famiglia per i figli minori e la madre-ha detto Rossi stamattina- Da una parte la legalità, dall’altra stiamo lavorando insieme alla Regione alla ricerca di fondi per colmare la richiesta di case e dare risposte a tutti i cittadini e le cittadine in graduatoria. Alla famiglia che è entrata oggi nella casa assegnata legittimamente auguriamo la serenità che merita.Così come la meritano tutte le altre famiglie di Brindisi che da tanto tempo aspettano una sistemazione dignitosa”.
BrindisiOggi
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