BRINDISI – Dopo l’ennesima sfiammata dalla torcia della Versalis all’interno del Petrolchimico di lunedì scorso, Legambiente scrive al sindaco Mimmo Consales e al commissario della provincia, affinchè sia riaperta la procedura autorizzativa di AIA.
Una colonna di fumo nero che ha riempito il cielo di un pomeriggio d’agosto quando non c’era vento e il sole splendeva alto. Una sfiammata che era visibile anche dalle spiagge sulla costa nord del capoluogo. I centralini dei vigili del fuoco, come al solito, sono stati presi d’assalto dai cittadini che avvertivano un forte odore acre nell’aria e alla vista del fumo nero.
“L’ennesimo grave episodio di sfiammamento della torcia della Versalis, avvenuto in un giorno di assoluta calma di vento e di persistenza della nuvola nera inquinante sulla città di Brindisi, ha la necessità di essere valutata per la gravità che assume nella frequenza degli episodi; né i periodici rapporti effettuati da Arpa sui singoli episodi possono essere sufficienti a garantire la mancata contaminazione delle matrici ambientali e le valutazioni di ordine sanitario in termini di ‘morbilità’” si legge nella nota di Legambiente.
“La frequenza degli episodi necessita dell’apertura della procedura autorizzativa di AIA, Decreto 2011/0000514 del 16/09/011, con la quale la Polimeri Europa Spa (oggi Versalis); tale Decreto, infatti prevede tutta una serie di prescrizioni che devono essere assolte entro i termini previsti. Versalis ha ottemperato a parte delle richiamate prescrizioni ottenendo dal Comitato, all’uopo preposto dal Ministero dell’Ambiente, che le “modifiche” strutturali proposte “non sono sostanziali” per la riapertura della procedura di AIA.”
Legambiente ritiene, considerato quanto riportato nel Decreto autorizzativo AIA, che la frequenza degli episodi di combustione in torcia e di sfiammamento, debbano essere oggetto di riapertura della richiamata procedura di AIA e ciò sia per la verifica della tipologia dei gas/rifiuti immessi in torcia che del monitoraggio delle emissioni.
Il Comune d Brindisi e la Provincia hanno partecipato alla Commissione di valutazione dell’AIA proposta dall’allora Polimeri Europa Spa ed il cui controllo è stato affidato ad ISPRA; a questa ultima (ISPRA) i richiamati Enti, anche in virtù delle relazioni effettuate da Arpa e dei riconosciuti incrementi di “benzene”, si ritiene debbano fare richiesta di “riapertura della procedura di AIA” in maniera tale che questa possa essere soggetta alla valutazione pubblica e possa garantire la non contaminazione delle matrici ambientali e della salute pubblica.
“Particolare riferimento va fatto in merito ai “periodi transitori d’esercizio”, al monitoraggio a “bocca di torcia” ed al lo smaltimento dei residui della produzione (rifiuti) non a norma con gli standard di qualità. Un ulteriore intervento dovrebbe essere fatto, sempre dai richiamati Enti, nei confronti di ARPA e del sistema di visualizzatione nel sito del DAP di Brindisi, dei dati registrati dalle centraline che, molto spesso impediscono la rappresentazione pubblica dei risultati del monitoraggio orario e giornaliero” concludono da Legambiente.
Anche il Partito democratico di Brindisi ritiene che si debba intervenire subito sulla questioen delle sfiammate. “Non possiamo permetterci di assistere alle continue dichiarazioni di ‘tranquillità’ rilasciate sull’argomento da autorevoli esponenti politici e accademici in merito alle continue e frequenti ‘sfiammate’ della torcia della società Versalis” scrive Sandro Anelli dalla Segreteria provinciale del Partito democratico.
Il Pd di Brindisi appoggia quello già detto dall’onorevole Elisa Mariano e sollecita il sindaco di Brindisi, il prefetto e l’amministrazione provinciale affinchè si possa subito fare un tavolo tecnico, un momento di confronto al fine di analizzare i fatti ambientali che si continuano a verificare.
BrindisiOggi
Il PM di Taranto ha chiuso l Ilva…….noi ci facciamo chiudere …nelle bare
Ilva docet
Siamo ridicoli….ci prendono in giro quotidianamente e ci uccidono al contempo.i nostri figli faranno la stessa fine dei nostri padri… malati di cancro a causa delle centrali e dei loski affari dei propri amministratori e dei politici di turno.La procura della repubblica presso il tribunale di brindisi abbia il coraggio di aprire dei fascicoli d indagine non avendo paure di andare contro lo stato(Ilva dovet)anche perché l aria che respirano i nostri PM è la stessa che respiriamo noi e i nostri figli…inquinata.
Meditate gente