BRINDISI- “Se il nostro sistema avesse rilevato valori molto alti allora ce li avrebbe segnalati mandandoci un sms. Sicuramente un impatto c’è stato visto l’episodio di ieri sera, ma non particolarmente preoccupante”. Questa la dichiarazione del direttore di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, dopo l’ennesimo blocco di uno degli impianti di Versalis all’interno del Petrolchimico di Brindisi, che ha sprigionato i gas in atmosfera attraversa il funzionamento della torcia. Ieri alle 22,30 è andata in blocco l’unità 30 dell’impianto steam cracking P1CR. La torcia ha illuminato per diverse ore la zona industriale, altissima si vedeva anche a lunghe distanze.
Alle 18 del giorno dopo ancora non si hanno dati sulle emissioni in atmosfera, almeno non sono stati dati ad Assennato.
Nella procedura di comunicazione qualcosa infatti ieri sera non ha funzionato, l’Arpa è stata avvertita solo questa mattina. “Ieri sera non siamo stati coinvolti- aggiunge Assennato- la protezione civile non ci ha avvertito, lo abbiamo saputo solo questa mattina, e solo questa mattina abbiamo mandato i nostri tecnici. Per la prima volta c’è stato un difetto di comunicazione. Forse non ha funzionato in fax”.
Assennato spiega ancora che Arpa è dotata di un sistema che misura gli inquinanti e che in caso di superamento dei parametri, quindi di valori alti, questo viene segnalato a lui e ai tecnici di Brindisi attraverso un sms che arriva al cellulare. Questo sms ieri non è arrivato. Quindi tutto dovrebbero essere nella norma, che però non vuol dire che non ci sia stato impatto, lo dice lo stesso direttore dell’agenzia per la tutela dell’ambiente.
Una cosa è certa gli episodi negli ultimi tempi sono aumentati, due nelle ultime due settimane. Forse gli inquinanti immessi nell’atmosfera singolarmente non superano le soglie, ma accumulate nel tempo il dubbio sulla pericolosità per la salute resta.
Lucia Portolano
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