BRINDISI- Sfiammata della torcia, i valori di diossido di azoto sono superiori alla norma. Lo dicono le prime analisi eseguite dall’Arpa sui dati raccolti dallo stesso Comune di Brindisi questa mattina con l’ausilio di un drone.
Intorno alle 5, lo stabilimento Versalis ha comunicato, come da prassi, l’attivazione della torcia RV101C a causa del blocco del ciclo frigo propilene K5001 dell’impianto Steam Cracking P1CR.
Alle ore 11.52 dalla direzione dello stabilimento è stato comunicato che è stato individuato e sostituito il componente dell’elettronica di controllo risultato guasto e che la macchina è stata riavviata.
In ogni caso, appena appresa la notizia, l’assessore all’ambiente del comune di Brindisi, Antonio Monetti ha chiesto l’intervento del drone (di proprietà di una ditta convenzionata con il Comune) per l’effettuazione di immediati controlli ambientali.
I dati raccolti sono stati poi inviati all’Arpa per la validazione.
Dai primi risultati ufficiosi, ha riferito il Comune, risulta che i valori di monossido di carbonio ed anidride solforosa, erano nella norma, mentre si registrato uno sforamento di diossido di azoto.
Il valore medio riscontrato, infatti, è di 147,5 ppm, pari a 310 microgrammi su metro cubo, mentre i dati Arpa indicano il valore limite in 200 microgrammi su metro cubo.
“L’unico reale passo in avanti rispetto al passato – afferma il Sindaco Mimmo Consales – è che finalmente siamo stati tutti avvisati appena si è verificato l’evento e quindi abbiamo potuto attivare i nostri strumenti di controllo. Resta gravissimo. Invece, il fatto che continuano a verificarsi queste sfiammate che non possono essere inquadrate all’interno di eventi normali. Non è un caso, infatti, che anche il direttore generale di Arpa Puglia abbia definito ‘assurdo’ quanto accaduto. Mi auguro che non si renda necessario assumere decisioni fortemente penalizzanti per lo stabilimento ma certamente giustificate a tutela della salute dei cittadini”.
Sull’argomento interviene anche Brindisi Bene Comune che ricorda come la problematica sia già stata affrontata in un consiglio comunale lo scorso luglio durante il quale BBC presentò un ordine del giorno chiedendo di istituire una commissione tecnica per accertare il reale stato degli impianti arrivando anche a disporre il blocco degli stessi per salvaguardare la salute pubblica.
“La maggioranza bocciò le nostre richieste- dice Riccardo Rossi- ed il sindaco promise un consiglio comunale monotematico che non è mai arrivato e che i fatti di oggi mostrano come non sia più eludibile viste anche le altre sfiammate di questi mesi, ricordiamo quella nella notte tra il 6 e 7 ottobre”.
A questo aggiunge: “Non possiamo però ignorare un altro aspetto inquietante di questa vicenda. Oggi infatti la Versalis alle 6.17 invia una nota a Vigili del Fuoco, Comune di Brindisi Protezione Civile, Provincia e Prefettura per comunicare che alle ore 5 circa si è avuto il blocco del ciclo frigo propilene K5001 con relativa accensione della torcia. Nell’elenco manca l’Arpa la quale non è quindi stata tempestivamente allertata da Versalis. Circostanza che viene confermata dal Prof. Assennato, da noi contattato, il quale ci comunica che stamane si sono recati nel petrolchimico perchè avvisati dalla Protezione Civile e non da Versalis. Mentre la comunicazione ufficiale da Versalis ad Arpa arriva verso le 11. Perché quindi Versalis non avverte tempestivamente l’Arpa e l’Agenzia viene a saperlo solo perché avvisata dalla Protezione Civile? Eppure questa è una precisa prescrizione AIA la 12.5 del piano monitoraggio e controllo”.
BrindisiOggi
Non capisco come mai non vengano comminate forti sanzioni,a chi non rispetta le procedure e le prescrizioni legislative.