BRINDISI- Settanta famiglie senza energia elettrica da tre giorni: “Siamo soli e dimenticati dalla città”. Da sabato scorso, 21 ottobre, settanta famiglie residenti sulla strada per Apani, contrada Jaddico, estrema periferia di Brindisi, sono senza luce, fermi anche i pozzi che in assenza di energia non consentono il rifornimento dell’acqua. Sono disperate queste persone perché nonostante le segnalazioni alla società elettrica e agli uffici comunali sono stati sino ad oggi ignorati. “Sabato scorso , nel pomeriggio, la corrente elettrica è saltata- raccontano. Abbiamo aspettato un po’ nella speranza che venisse subito ripristinata ma al calare della sera , visto che non succedeva nulla, abbiamo contattato Enel. Dal numero verde hanno risposto che avrebbero provveduto a riparare il guasto”. Questo accadeva settantadue ore fa. “Speranzosi sabato siamo andati a letto convinti che al mattino avremmo riavuto la corrente ed invece abbiamo trovato un’amara sorpresa- dice una dei residenti- in cucina c’era acqua da per tutto perché il frizzer si era scongelato, ho dovuto buttare tutto ciò che avevo conservato, i cellulari erano scarichi e siamo rimasti anche senza acqua visto che trovandoci in campagna usiamo i pozzi”. A quel punto i residenti hanno nuovamente contattato la società elettrica che ancora una volta ha detto loro di pazientare che avrebbero risolto al più presto. Il presto è diventato tardi, tardi perché ad oggi il problema non è stato risolto , a nulla è valsa la segnalazione anche all’ufficio ambiente ed igiene del Comune di Brindisi. “Ho chiamato ma anche lì- dice la donna- mi hanno detto che avrebbero mandato una mail ad Enel. Nel frattempo stiamo vivendo in grave difficoltà. Una mia vicina di casa che utilizza un macchinario per l’ossigeno e conserva dei medicinali molto importanti in frigo sta avendo difficoltà a seguire la terapia. Senza considerare che non riusciamo neppure a lavarci, a fare una lavatrice o ricaricare i telefoni. Da due giorni io percorro dodici chilometri, anche più volte nell’arco della giornata , per andare a casa dei miei genitori e utilizzare la corrente elettrica per queste cose”. La situazione, se dovesse prolungarsi ulteriormente, sarebbe sul serio insostenibile per queste famiglie. “Ho tre ragazze in casa -dice- e non sappiamo davvero come fare, noi come il resto dei residenti. Abbiamo chiesto ad Enel di venirci incontro e portarci un gruppo elettrogeno almeno sino a quando non si risolve il problema. Ci sentiamo abbandonati e questo non è giusto perchè paghiamo tasse e utenze come tutti anche se abbiamo scelto di abitare in campagna e non in città”.
BrindisiOggi
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