INTERVENTO- In occasione della IV giornata mondiale Unesco per la Radio, organizzata dal Club cittadino, venerdì scorso, è emerso un interessante confronto tra gli eminenti relatori e la platea presente, sui vantaggi o meno del web.
Il dibattito più acceso ha toccato il tema che oggi mi da lo spunto per anticipare uno scottante e dilagante fenomeno tra adulti ed adolescenti anche in Italia: il Cybersex ed il rischio di dipendenza dal “sesso virtuale”, che può nascere da un uso eccessivo, ripetuto e “silenzioso” per l’immediatezza propria dell’accesso ad Internet e ai suoi contenuti sessualmente espliciti, di natura pornografica, spesso anche molto violenta.
Tenete presente che il sesso virtuale, amatoriale o meno che sia, ha una portata economica sommersa e di difficile immaginazione: oggi giorno nascono circa 260 siti porno. I commenti seguono da sé.
Non ci sono filtri automatici che vietano ai minori di età l’accesso alle immagini e ai filmati di natura pornografica, spesso anche violenta, e disancorata dalle relazioni della “vita reale”.
Il sesso virtuale può facilmente essere un’arma a doppio taglio. In rete, “l’occasione è portata di mouse”: è facile, comoda, sempre accessibile, “igienicamente garantita” e la fruizione, generalmente, gratuita.
E’ particolarmente seducente e pericoloso, nella misura in cui, offre un universo di potenziali “partner virtuali”, costantemente disponibili (attraverso le chat erotiche).
Il soggetto che vi ricorre non deve preoccuparsi di esser criticato o giudicato, né tantomeno di entrare in intimità con chi “ è dall’altra parte”. Se l’immagine, il filmato o la chat non piace: è sufficiente un click del mouse e si cambia scenario. Non si posso creare così ansie da prestazione. Tutto avviene nell’assoluto anonimato e nel silenzio della solitudine, che può iniziare a farsi strada.
L’interattività permessa dalle apparecchiature audio-video, utilizzabili nelle chat erotiche, creano un immagine illusoria di vivere delle relazioni, che però sono solo “apparenti”.
Sono prive di implicazioni emotive, sentimentali, insomma…di tutte quelle che sempre più spesso sembrano essere “le scocciature” che caratterizzerebbero le relazioni interpersonali della “vita reale”, che progressivamente vengono vissute come “impegnative, imprevedibili e instabili”.
Al contrario, nell’universo del cyber-spazio, il soggetto può sperimentare il più assoluto anonimato, creandosi delle false identità, favorendo così dei processi di dissociazione, ipertrofizzando il proprio ego ed il proprio narcisismo; proiettando sul “partner virtuale della chat” i propri desideri, il proprio immaginario, lasciando invece il “partner reale” privo di chance di competere in questo senso.
La fruizione del cybersex, se da una parte può aiutare in fase iniziale l’adulto ad accrescere il regno della propria creatività e delle fantasie erotiche, dall’altra può indurre a sostituire la vita sessuale reale della coppia (stabile o meno che sia) con il rischio di interferenze anche nelle relazioni con i propri figli.
Rischi del genere possono concretizzarsi in presenza di alcune situazioni di allarme: un tempo sempre maggiore e quotidiano dedicato alle chat-room; invii indiscriminati di messaggi istantanei privati, che impegnano ore; pensieri ricorrenti, quasi ossessivi, della disponibilità on-line di partner per le proprie attività di sesso virtuale; aspettative di eccitazione e di gratificazione “automatiche”, ecc..
Le ricerche scientifiche dimostrano che la sessualità con il proprio partner diminuisce in termini di frequenza, in quanto viene sostituita dalla masturbazione di fronte al materiale pornografico prescelto o insieme ai / alle “cyberamanti”.
Si registra anche un progressivo calo del desiderio sessuale verso il proprio partner, sino ad arrivare all’ evitamento.
Diminuisce la sensorialità e si appiattisce la sensualità. Si ipertrofizza l’immaginario ed il soggetto, paradossalmente, si ritrova progressivamente “tagliato fuori” dal corpo, disabituandosi al tocco della pelle, agli odori e ai profumi, accrescendo così il divario tra la sua fantasia e la realtà.
I rischi della rete sono molto più preoccupanti ed immediati per gli adolescenti, per tutte le ragioni che vi ho sopra indicato (accesso immediato, gratuito, ecc..).
I dati delle ricerche scientifiche europee sono chiari e disarmanti: il 14% dei giovani tra i nove e i sedici anni ha visto materiale pornografico on line, indiscriminato.
Tra i dodici-tredicenni il 10,5% si da appuntamento con una persona “incontrata su web”. Circa il 20% degli adolescenti ha rapporti intimi off-line in seguito di una conoscenza avvenuta via internet.
Il 6% dei preadolescenti ed il 16% di adolescenti dichiara di inviare video o immagini di sé nudi a persone con cui sono entrati in contatto via web.
Il rischio di esser vittima di pedofilia, di adescamento su web da parte di adulti, è un fenomeno che ha avuto un’impennata sconcertante.
In tal caso, rammento che noi genitori abbiamo una delicata, quanto necessaria responsabilità di educazione al “corretto uso” della rete informatica e dei suoi rischi.
E se non lo avete già fatto: vi consiglio di configurare molto velocemente sui pc e sugli smartphone dei vostri figli il c.d. “parental control”, il filtro-famiglia, ossia quel software in grado di selezionare le pagine che si possono visualizzare, in modo che essi abbiano una sana e funzionale fruizione del web.
Vi anticipo inoltre che nostre scuole di Brindisi si stanno mettendo in piedi, dei progetti sempre più capillari nelle primarie e secondarie di primo e secondo grado, in modo da offrire campagne di adeguata informazione sui pericoli del web. Queste azioni sono promosse e coordinate dall’Ufficio Scolastico Territoriale, con la collaborazione della Provincia di Brindisi, della Polizia Postale, e con il supporto di esperti settore.
Vi terrò aggiornati sui risultati che gli altri professionisti ed io raccoglieremo. Il mio contributo sarà un’analisi degli “effetti del web sul mondo emotivo e relazionale degli adolescenti, oggi”.
Rimango a vostra disposizione per ulteriori approfondimenti sul tema, e su quelli riguardanti le Dinamiche di Coppia, la vostra vita relazionale e/o sessuale.
Per un consulto o altre necessità di questa natura, mi potete contattare al tel. 329.4486226, oppure mediante l’indirizzo e-mail gabriella.gravili@yahoo.it.
Le consulenze e i consulti verranno effettuati nelle giornate di martedì, giovedì e sabato a Brindisi.
Dott.ssa Gabriella Gravili
Counselor Relazionale a Mediazione Corporea per l’Individuo e per la Coppia; Consulente Sessuologa;
Formatrice e Coach Manageriale per lo Sviluppo del Potenziale;
Life & Corporate Coach.
Conduttrice di Gruppi di Crescita su temi specifici e di Pratiche Meditative, attive e formali: dalla meditazione Tantrica e neotantrica, alla Mindfulness psicosomatica, ad alcune pratiche Zen della tradizione di Thich Nhat Han.
Interventi precedenti di Gabriella Gravili sul tema Sessualità e dintorni, BrindisiOggi:
Relazioni Pericolose: come liberarsi del cattivo partner
Sesso ed intimità nella vita di coppia
https://www.brindisioggi.it/sesso-ed-intimita-nella-vita-di-coppia/-
Come superare al monotonia di coppia
https://www.brindisioggi.it/sesso-e-intimita-come-superare-la-monotonia-di-coppia/
Le Chiavi del Piacere: Segreti di coppia
https://www.brindisioggi.it/le-chiavi-che-alimentano-il-piacere-segreti-di-coppia/
Erotismo: tra fantasia e trasgressione
https://www.brindisioggi.it/lerotismo-tra-fantasie-e-trasgressione-i-consigli-dell-esperta/
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