Servizi igienici senza carta igienica e sapone, al Comune vietato andare al bagno

BRINDISI- Servizi igienici senza carta igienica e sapone per lavarsi le mani,  vietato andare al bagno nel Comune di Brindisi. Lo denuncia il consigliere dei 5Stelle  Paolo Le Grazie che con una interrogazione scritta chiede al sindaco se è al corrente della situazione in cui versano i servizi igienici di Palazzo di Città.

“ La mia denuncia parte innanzitutto da semplice cittadino e poi da consigliere comunale- dice Le Grazie- sono invalido e ho necessità di utilizzare spesso il bagno per questo accuso maggiormente il disagio. Conosco tutti i servizi igienici che ci sono qui e purtroppo ogni volta manca la carta igienica , il sapone per lavarsi le mani e le salviette per asciugarsi”.

Il consigliere  sottolinea che queste sono le condizioni dei bagni nel settore Lavori Pubblici, nell’area dell’Avvocatura in via Fornari , dinnanzi alla sala Mario Marino Guadalupi e persino Palazzo Nervegna.

“Devo dire che mi è stato riferito che per quel che riguarda i bagni delle donne, chiusi a chiave- dice il consigliere- questo problema non sussiste”.

Il consigliere nella sua interrogazione chiede anche che sia apposta una segnaletica che indichi dove si trovano i servizi igienici. Segnaletica che al momento non esiste.

 

BrindisiOggi

3 Commenti

  1. l’argomento non merita una interrogazione, ma ben altro… evitando in tal modo la vergogna che dal fatto deriva. Il consigliere comunale, che ha voluto procedere con interrogazione, bene avrebbe fatto nell’esercizio delle sue funzioni, a diffidare verbalmente il segretario generale, responsabile dei servizi amministrativi dell’Ente, per l’immediato, efficiente e decoroso servizio igienico all’interno del Comune anche per i cittadini. Il citato dirigente, che è poi anche presidente del Nucleo di Valutazione del personale, forse dovrà proporre l’adozione dei provvedimenti conseguenziali nei confronti di chi ha, tra l’altro, reso una cattiva immagine dell’Ente.
    Brindisi, 26/01/2019 Franco Leoci

  2. questa volta è toccata ad un consigliere e il problema è stato diffuso. Io mi sono trovato al piano terra dell’ufficio anagrafe ed ho assistito al fatto che un signore anziano avesse necessità di usare un bagno, i bagni erano tutti chiusi a chiave, si è rivolto ad un impiegato manifestando la propria necessità e gli è stato risposto che non erano a disposizione degli utenti e pertanto bisognava andare fuori dal comune e utilizzare altri riferimenti. Il signore (affetto da prostatite) ha avuto una minzione bagnandosi i pantaloni ed è andato via pieno di vergogna. Quindi il disservizio continua ad esistere.

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