BRINDISI- Sequestro di bianchetto e taratuffi di mare, multa per 9mila euro.
In occasione delle festività Pasquali dove è cresciuta la richiesta di prodotti ittici e di conseguenza è aumentato il rischio di ritrovare sulle tavole pesce non idoneo al consumo o commerciato illegalmente, sono stati intensificati i controlli.
Durante un’operazione, coordinata dal Comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi – Capitano di Vascello Salvatore Minervino, sono state verificate le condizioni igienico sanitarie di pescherie, grossisti, mercati ittici, venditori ambulanti, catena della grande distribuzione, supermercati e ristoranti. Ulteriori controlli hanno riguardato la tutela delle specie ittiche pescate, per verificarne, in particolare, le dimensioni e le specie d’appartenenza allo scopo di prevenire le frodi in commercio.
L’attività condotta dai militari ha permesso così di constatare quanto sia particolarmente diffusa, in questo periodo dell’anno, la vendita e la somministrazione del cosiddetto “bianchetto” comunemente definito “schiuma di mare”.
Gli ispettori nel corso di verifiche sul territorio hanno sottoposto a sequestro ingenti quantitativi di tale prodotto ittico denunciando all’autorità giudiziaria il titolare di una pescheria di Brindisi. Medesima attività, è stata eseguita nelle vie cittadine del capoluogo, dove veniva individuata una improvvisata postazione abusiva di vendita di ittici, rinvenendo Kg. 20 circa di “novellame di sardina” (sardina pilchardus) (localmente definita schiuma di mare), tutto il prodotto oltre che una bilancia di tipo elettronico veniva posto sotto sequestro penale.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati e distrutti 11 Kg. di tunicati della specie “microcosmuss app” comunemente detti Limoni di mare, conosciuti anche come “taratuffi”, organismo marino la cui raccolta, commercializzazione e consumo sono vietati per motivi sanitari.
Questi prodotti, sono frutti di mare che fungono da filtri all’interno dell’ecosistema marino detenendo le impurità e, quindi se ingeriti, possono provocare gravi intossicazioni alimentari. Per tale violazione veniva deferito all’autorità giudiziaria il comandante di un motopeschereccio.
Di tutta l’attività venivano tempestivamente informati i magistrati di turno presso la procura della Repubblica di Brindisi, Valeria Farina Valaori e Antonio Costantini.
I controlli, hanno interessato le pescherie, i ristoranti e le zone mercatali di tutta la provincia; in alcuni di locali il personale del nucleo di polizia giudiziaria della Guardia Costiera di Brindisi, ha elevato sanzioni amministrative per un totale di 9mila euro per mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene ed omessa informazione al consumatore finale dei prodotti ittici in vendita.
La capitaneria di porto invita la collettività a prestare la massima attenzione nell’acquisto dei prodotti ittici, privilegiando quelli che rispettano le procedure di garanzia e salubrità alimentare, evitando di comprare quelli venduti illecitamente e senza garanzie per strada da ambulanti privi di qualsivoglia autorizzazione. Le attività di controllo alla filiera della pesca, continueranno incessantemente.
BrindisiOggi
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