Sequestro di cozze noci e ricci, maxi multa per i pescatori

BRINDISI – Sequestro di ricci e cozze a Brindisi e a Ostuni. In due distinte operazioni a tutela delle risorse ittiche e di contrasto della cattura e commercializzazione illegale di prodotti ittici, i militari della sezione Polizia Marittima della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Brindisi hanno effettuato una serie di sequestri di ricci di mare e molluschi bivalvi, rinvenuti privi di qualsiasi documento commerciale e  sanitario che ne attestasse la provenienza.

Nella mattinata di ieri (14 marzo) a Diana Marina, in un’attività congiunta con il personale militare della dipendente Delegazione di Spiaggia di Villanova di Ostuni, i militari hanno intercettato un pescatore sportivo che, utilizzando un autorespiratore ad aria, aveva raccolto mille ricci di mare. Il prodotto ittico, ancora vivo, è stato sottoposto a sequestro amministrativo e immediatamente rigettato in mare. Al trasgressore è stato contestato l’illecito amministrativo che prevede una sanzione fino ad un importo massimo di € 12mila euro essendo il riccio di mare, un organismo appartenente alla famiglia degli echinodermi, sottoposto attualmente a un prelievo indiscriminato sia da parte dei pescatori professionali che da  parte dei pescatori sportivi. Le vigenti normative prevedono limiti giornalieri di cattura di 50 esemplari, con divieto di utilizzo di apparecchi di respirazione ausiliaria, per i pescatori sportivi mentre è di mille esemplari il limite per i pescatori professionali autorizzati che, ai fini della successiva commercializzazione, sono comunque tenuti a conferire il prodotto presso i centri di spedizione autorizzati per il successivo instradamento presso i punti di vendita.

Questa mattina invece nel corso di un’ altra attività all’interno del porto di Brindisi, gli stessi militari hanno rinvenuto un quantitativo di circa 30 chili di cozze noci.  Il prodotto ittico si presentava ancora vivo pertanto è stato  rigettato in mare. I molluschi provenivano dalla pesca di frodo, al trasgressore è stata elevata una sanzione amministrativa prevista nell’importo da un minimo di € 500 fino ad un massimo di € 50.mila , proporzionalmente al quantitativo di prodotto ittico pescato.

I controlli, che proseguiranno anche nei prossimi giorni su tutto il territorio di competenza, subiranno un incremento in occasione delle prossime festività pasquali, allo scopo di tutelare la salute dei consumatori. In questa ottica, il Comandante della Capitaneria di Porto, Capitano di Vascello Salvatore Minervino, invita tutti consumatori a non effettuare acquisti di prodotti ittici dei quali non sia certa la provenienza, presso improvvisati banchi di vendita abusivi.

BrindisiOggi

 

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