Sequestrate 65 tonnellate di concimi per l’agroalimentare con i pesticidi

BRINDISI- Concimi contaminati dai pesticidi e destinati all’agroalimentari sono stati sequestrati in magazzini della ditta Icas a Brindisi oltre che a Lecce , Foggia e Cagliari. L’azienda con sede Milano avrebbe stoccato e smerciato 65 tonnellate di concimi pericolosi per la salute umana. Sotto inchiesta della  Guardia di Finanza sono finiti P.S, di 49 anni, di Taviano (Lecce),  e rappresentante legale della ditta S.M., di 46, titolare di un magazzino a Decimomannu (Cagliari). Si tratta di concimi che contengono la molecola alcaloide denominata «matrina» considerato un pesticida. Nei magazzini sono stati, infatti, sequestrati concimi organici ed estratti di alghe che contengono la sostanza. I prodotti sequestrati arrivavano soprattutto da Cina e India e non sono commerciabili sul territorio italiano in quanto esplicano azione neurotossica come il Ddt e sono considerati pericolosi.

 L’operazione «Mela Stregata», condotta dai militari della Guardia di finanza del Nucleo di polizia tributaria di Cagliari e dell’Ispettorato repressione frodi (Icqrf), è iniziata dopo la segnalazione ricevuta dalla Federbio all’Ispettorato.

A Brindisi e Foggia  i concimi contaminati sarebbero stati spacciati per fertilizzanti liquidi e solidi.

 Complessivamente sequestrati 30.500 litri e 25.700 kg di prodotti per un valore complessivo all’ingrosso di oltre un milione di euro ma che al dettaglio avrebbero fruttato 3,5 mln.

BrindisiOggi

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