ORIA – Luigi Caffa 30enne di Oria dovrà scontare 10 anni, 10 mesi e 21 giorni di reclusione per concorso in sequestro di persona, concorso in omicidio doloso e concorso in occultamento di cadavere per i fatti successi a Torre Borraco, litorale di Manduria nel Tarantino nell’aprile del 2004 dove fu ammazzato Joseph De Stradis di 17anni. L’ordine di esecuzione per l’espiazione della pena detentiva è stato emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte di Appello di Lecce.
Il corpo della vittima venne ritrovato la mattina del 24 aprile, semicoperto dalla sabbia. Secondo la Procura, il 17enne venne ucciso per aver preso le difese della sua ex fidanzata che era stata molestata da Francesco Fullone, falegname di Oria con precedenti penali, successivamente arrestato e condannato alla pena di 30 anni di reclusione con sentenza definitiva perché ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio. Fullone è successivamente morto in carcere.
Sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, Joseph fu prelevato da Oria, gli furono legati i polsi con un filo di ferro e fu costretto a telefonare all’amica per dissuaderla dal raccontare ancora in giro per il paese le molestie subite da Fullone. Quella fu l’ultima telefonata di Joseph. I suoi aguzzini subito dopo lo portarono sulla bianca spiaggia di Torre Borraco, a colpi di bastonate lo ridussero in fin di vita e ancora vivo lo seppellirono sotto la sabbia.
Nel 2012 la prima sezione della Cassazione aveva annullato con rinvio la sentenza della Corte di Appello di Lecce del novembre 2010 che condannava a 17 anni di reclusione Luigi Caffa, ritenuto, appunto, colpevole di sequestro di persona, concorso in omicidio premeditato e occultamento di cadavere di De Stradis. Ma in questi giorni è giunto il verdetto definito e il 30enne oritano dovrà scontare dieci anni di carcere.
Caffa dopo le formalità di rito è stato trasferito presso la casa circondariale di Brindisi.
Mar.De.Mi.
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