Sequestra una donna per rapinarla e poi tenta di suicidarsi

OSTUNI- Si era introdotto in casa raggiungendo il balcone con una scala di otto metri, poi aveva aspettato per ben tre ore che la sua vittima si svegliasse per rapinarla. E’ una storia di violenza e terrore che arriva da Ostuni dove una signora di 80 anni è stata sequestrata, aggredita e rapinata nella propria abitazione da un vicino di casa, un 56enne con gravi disturbi psichici, un tempo sacrestano della Chiesa Madonna del Pozzo ad Ostuni.

Il fatto è accaduto il primo luglio, ma la donna, terrorizzata e sotto minaccia di morte, ha avuto il coraggio di denunciare il suo aguzzino solo qualche giorno dopo.

Secondo la ricostruzione fatta dalla vittima, l’uomo si sarebbe introdotto in casa, un’abitazione al primo piano, intorno alle 5.00 del mattino, con l’ausilio di una scala avrebbe raggiunto il balcone e con un coltello avrebbe tagliato la zanzariera. Una volta dentro avrebbe atteso che la vittima si svegliasse. Intorno alle 8.00, la signora si sarebbe alzata e sarebbe andata in cucina per preparare la colazione. Qui il malintenzionato l’avrebbe aggredita con un coltello. Sotto la minaccia dell’arma, puntata alla gola, l’avrebbe costretta a consegnare il denaro custodito in casa, circa 60 euro nascosti in un libro. L’anziana sarebbe rimasta ostaggio dell’uomo per oltre un’ora. Sessanta minuti in cui l’aggressore avrebbe rovistato in casa in cerca di oggetti di valore. Dopo di chè il 56enne se ne andato, non prima di aver minacciato di morte la sua vittima semmai lo avesse denunciato.
La donna terrorizzata per alcuni giorni non ha avuto il coraggio di raccontare la sua disavventura poi ha deciso di rivolgersi al commissariato di Ostuni. Qui gli agenti, guidati dal dirigente Francesco Angiuli, hanno avviato le indagini tese all’identificazione dell’uomo.

E’ bastato poco per trovare il 56enne, già noto alle forze dell’ordine per altri piccoli reati. L’uomo è stato raggiunto nella sua abitazione, la polizia più volte ha bussato alla sua porta ma lui avrebbe fatto finta di non essere in casa. Allora gli agenti hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco per poter forzare la porta d’ingresso. L’uomo vedendosi alle strette è uscito sul balcone di casa e con un coltello si è tagliato le vene minacciando il suicidio. Le forze dell’ordine hanno così sfondato l’ingresso dell’abitazione e soccorso l’uomo che è stato ricoverato presso il reparto psichiatrico dell’ospedale Perrino di Brindisi. Qui i medici hanno diagnosticato un disturbo bipolare, il 56enne infatti è risultato in cura già da diverso tempo presso il CIM di Fasano. L’uomo, vista la sua condizione psicofisica, al momento è stato solo denunciato in stato di libertà.
Ulteriori indagini hanno consentito inoltre di scoprire diversi retroscena di questa vicenda.

A quanto pare il 56enne godeva della fiducia della sua vittima. Pare infatti che l’anziana signora un anno prima era stata operata e durante il ricovero in ospedale avesse affidato le chiavi di casa all’uomo affinchè si occupasse delle piante. Nei mesi successivi al suo rientro a casa la signora aveva notato diversi ammanchi tra denaro e gioielli. Sospettando che qualcuno si introducesse periodicamente in casa, la donna aveva cambiato serratura. In pratica secondo gli investigatori il 56enne per un lungo periodo avrebbe utilizzato una  copia delle chiavi di casa, realizzata a suo tempo, per mettere a segno piccoli furti, poi dopo il cambio di serratura avrebbe deciso di rapinare la donna.
L’uomo durante questi mesi era riuscito anche ad appropriarsi del postamat della signora portandole via oltre 2mila euro.

Lucia Pezzuto

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