LATIANO- In prima battuta si era pensato che, disorientato dal nuovo ambiente e dalla confusione, si fosse perso. Sono bastati pochi minuti di ricerche per capire, però, che il suo era, invece, un allontanamento volontario. Così i responsabili della comunità per minori nella quale alloggiava da qualche giorno il 16enne egiziano scomparso a Latiano giovedì pomeriggio hanno immediatamente allertato i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana che hanno applicato la procedura standard in caso di smarrimento di un minore, diramando a tutti i posti di polizia, i comandi dell’Arma e le Prefetture d’Italia l’identikit del ragazzo.
Il giovane era a Latiano con gli operatori della casa famiglia alla quale era stato affidato da quando era arrivato da Catania, dove era sbarcato dopo una lunga traversata, e con i suoi compagni di comunità per il consueto momento di preghiera in moschea, attività prevista che porta gli ospiti della struttura, quasi tutti musulmani, a recarsi in uno stabile di Latiano per avere un momento di preghiera comunitaria. Tra la confusione del momento di preghiera e la chiassosa socialità che si viene a creare in simili occasioni, nessuno si è accorto che all’appello mancava il 16enne. Quando ci si è resi conto che il ragazzo non c’era più, ormai lui era già andato.
Gli operatori della casa famiglia non hanno potuto far altro che avvisare i carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana. In un primo momento si è anche pensato che l’egiziano potesse essersi perso, disorientato dal nuovo ambiente e dalla confusione della moschea. I carabinieri coordinati dal capitano Giuseppe Prudente, però, non ci hanno messo molto a capire che il ragazzo si è allontanato volontariamente dal tempio di Latiano e dagli operatori della casa famiglia, probabilmente, con lo scopo di ricongiungersi ai propri cari. È molto facile, infatti, che il 16enne possa aver affrontato la traversata, in cui era da solo, per raggiungere qualcuno in Europa. Ora, però, anche se questo fosse realmente il suo scopo, non sarà facile da raggiungere, almeno per il momento, dato che il suo identikit è in mano a tutte le forze dell’ordine del Paese che si stanno dando da fare per trovarlo.
Maurizio Distante
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