Scuola senza assistenti scolastici, protesta dei genitori, interviene la Digos

BRINDISI – La situazione che si è venuta a creare a Brindisi  a causa dei tagli all’integrazione scolastica prende una piega sempre più pesante. Questa mattina un gruppo di genitori di ragazzi diversamente abili ha protestato davanti ai cancelli dell’istituto superiore alberghiero ‘Sandro Pertini’ per la mancanza degli assistenti scolastici e di sostegno per i propri figli. Per calmare gli animi sono intervenuti gli agenti della Digos della questura di Brindisi.

La campanella è già suonata per diversi istituti scolastici brindisini, le altre scuole apriranno i battenti entro questa settimana, e nelle classi con bambini e ragazzi disabili nessuna traccia degli assistenti personali. Ad oggi risultano 250 le iscrizioni scolastiche di bambini con disabilità.

“Non può in nessun modo esistere che qualche dirigente scolastico abbia chiesto al personale Ata di assistere i ragazzi disabili, non avendo ne la professionalità, ne la conoscenza della delicatezza del ruolo e il trauma che si può creare al disabile” scrive Ercole Saponaro, segretario generale Ugl Brindisi.

Cosa ne sarà di questi bambini e ragazzi che necessitano di un’assistenza costante durante le ore di lezione non è dato sapere. Alcuni genitori preferiscono riportarseli a casa altri invece ritengono doveroso che il proprio figlio segua la lezione come tutti gli altri studenti.

“Mia figlia che si trova sulla sedia a rotelle inizierà la scuola come tutti gli altri bambini della sua età anche se non ci sarà con lei l’assistente che vigili e l’accompagni in bagno e la aiuti a far merenda. Lei ha uguali diritti. Quando mia figlia dovrà andare in bagno le maestre dovranno chiamarmi ed io andrò a scuola per portarla a far pipì” racconta Manola Fersini, mamma di Giada, 12enne che frequenta la scuola ‘Marco Pacuvio’ a Brindisi.

Il sostegno per i bambini, quindi, è stato rimandato anche quest’anno ad inizi ottobre, sempre che nel frattempo non insorgano altri imprevisti. Ad annunciarlo è stato il presidente della Provincia di Brindisi, Maurizio Bruno: “Quest’anno il servizio di integrazione scolastica inizierà il primo ottobre”. Per Bruno, il problema di questo slittamento è stato dato da motivi burocratici a seguito delle procedure di gara regionali.

Quindi per i prossimi 15 giorni questi 250 ragazzi saranno senza assistenza e allo sbando. Un operatore Ata o un insegnante non potrebbe in nessun modo sostituire il lavoro di un assistente.

I genitori dei bimbi e ragazzi con disabilità questa volta non mollano la presa e sono pronti, dopo la manifestazione in piazza tenutasi la settimana scorsa a Brindisi, dove hanno denunciato le gravi conseguenze avute con i tagli fatti all’integrazione scolastica, sono pronti a presentarsi sotto la sede della Regione Puglia per chiedere un incontro urgente con il presidente Michele Emiliano affinchè si trovi una soluzione urgente.

Mar.De.Mi.

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