MESAGNE – Le si incontra ovunque in città, anche su palazzi di recentissima costruzione. Alcuni cittadini di Mesagne sono esasperati dalle scritte che compaiono sulle pareti delle proprie abitazioni. Responsabili di queste forme d’arte, molto contestate nel modo in cui vengono realizzate, sarebbero un gruppo di ragazzini che, in diverse zone di Mesagne, starebbero dando davvero del filo da torcere.
Che sia un fenomeno dilagante, lo si sa da tempo: solo alcune settimane fa, un cittadino del centro storico, esasperato dalle continue scritte, anche oscene, comparse dinanzi al portoncino della sua abitazione, ha installato una microcamera di sicurezza. Le immagini hanno ripreso tre persone (mamma, figlia e nipote) intente, bombolette spray alla mano, a sporcare le pareti. Ne scattò una denuncia e una ammenda.
Solo pochi giorni fa, una residente della zona a ridosso di via Marconi si è ritrovata la soglia di casa e una parete del proprio studio “vittime” della voglia di esprimersi di alcuni ragazzini.
Una delle loro tecniche è di ritrovarsi in gruppetto e, mentre alcuni chiacchierano in piedi, non dando nell’occhio, dietro di loro agiscono un paio di ragazzi che, con bombolette o con pennarelli e penne a sfera, sporcano e grattano le pareti, macchiandole di inchiostro.
Il fenomeno non è però circoscritto ai graffiti, ma si estende anche all’abbandono di rifiuti nelle zone di ritrovo nei pressi della villa comunale e nelle immediate periferie della città.
A scattare alcune foto alle prove delle cattive abitudini di ragazzini annoiati e poco rispettosi degli spazi verdi, Luca Pacciolla. “L’inciviltà dei ragazzi di oggi – scrive Luca, sconsolato – Ogni santissima sera si riuniscono comitive di ragazzi che consumano ogni genere di alimento e sistematicamente buttano tutto a terra o nel canale che ormai è diventato una discarica. Ci lamentiamo di tutto e tutti, ma non siamo capaci a dare un po’ più di educazione ai nostri figli”.
In città, sino a pochi anni fa, erano molto frequentati i centri di aggregazione giovanile: “Angolo 20”, “L’allegra compagnia”, solo per citare i più attivi sul territorio mesagnesi e che hanno tolto dalle strade e dalla noia gli adolescenti della fine degli anni ’90. Alcuni di essi sono chiusi, altri si sono rinnovati nel target d’utenza.
Nella mente di molti cittadini, però, nasce una domanda. “Perché non prevedere, anziché solo una denuncia e un’ammenda, anche i servizi di pubblica utilità?”. Probabilmente, ripulire lì dove ci si è impegnati a sporcare potrebbe fare chiarezza nei comportamenti dei giovanissimi responsabili: un ragionamento possibile, giacché in città esistono diverse telecamere di videosorveglianza in punti strategici, senza considerare i numerosi cittadini che si accorgono, talvolta in tempo reale, di quanto accade.
BrindisiOggi
Be questa mi sembra un ottima soluzione…più telecamere piu controlli….e chi sporca paghera una bella sanzione…..