LATIANO – Ci sarebbero delle questioni condominiali alla base della furibonda lite scoppiata questa mattina durante il mercato settimanale di Latiano, in viale Martin Luther King. La scena cui i clienti delle bancarelle hanno assistito è stata tanto inusuale e violenta quanto inaspettata e rapida: secondo i racconti di alcuni testimoni, un ambulante di origine marocchina, fermo nella sua postazione di vendita, avrebbe chiamato una donna di sua conoscenza, sua connazionale, e, una volta avutala a portata di mano, le avrebbe sferrato una violenta testata in pieno volto.
La signora, dopo l’iniziale sorpresa e il comprensibile spavento, non si è data per vinta e, tirando fuori letteralmente le unghie, avrebbe graffiato l’ambulante, procurandogli alcuni ferite. I passanti, per mettere fine al parapiglia, hanno chiesto l’intervento dei vigili urbani di Latiano inviati sul posto dal comandante Vitamaria Pepe. Gli agenti della Municipale hanno placato gli animi dei due, inducendoli a più miti consigli e consentendo l’intervento dei sanitari del 118, giunti a bordo di due ambulanze attrezzate del necessario per medicare le ferite che i due litiganti si sono procurati vicendevolmente. La donna potrebbe aver riportato, in seguito alla testata ricevuta in pieno volto, la frattura del setto nasale.
Nei momenti più concitati, quando poteva sembrare che la situazione poteva sfuggire di mano, sono stati chiamati in causa anche i carabinieri della locale stazione che, fortunatamente, hanno solo contribuito a riportare la calma al mercato. I motivi dell’eccesso d’ira che ha condotto i due marocchini a litigare furiosamente in pubblico non è del tutto chiaro, mancando anche denunce che possano aver messo nero su bianco le ragioni dell’una e dell’altra parte: secondo alcuni racconti, i due occuperebbero degli appartamenti di uno stabile di via Aldo Moro, zona 167. Da dissidi legati a vicende condominiali, sconosciute a tutti tranne che ai diretti interessati, sarebbe scoppiata la rabbia tradottasi in testate e graffi.
BrindisiOggi
Commenta per primo