Scoperto pericoloso palangaro per la pesca nella riserva naturale di Torre Guaceto

BRINDISI- Micidiale trappola calata nelle acque della riserva naturale di Torre Guaceto, trovato un palangaro per la pesca.

Gli uomini della Guardia Costiera di Brindisi, guidati dal  Capitano di Vascello (CP) Salvatore Minervino, hanno intercettato e posto sotto sequestro un attrezzo da pesca del tipo “palangaro derivante” che era stato calato illegalmente all’interno dello specchio acqueo.

IMG-20160404-WA0002Il ritrovamento è avvenuto  all’interno dell’area di maggior tutela denominata “zona A”, dove è vietata ogni forma di attività di balneazione, navigazione, pesca, diporto, immersione, proprio perché area di particolare interesse ai fini della tutela della vita acquatica sotto tutti i suoi aspetti.

Il responsabile del gravissimo abuso ha pensato di impedirne l’individuazione non segnalando l’attrezzo da pesca artigianale costituito da una parte galleggiante poco visibile che nascondeva sotto alla superficie del mare ed in maniera assolutamente non visibile, centinaia di ami collegati lungo un filo di nylon estendentesi per alcune centinaia di metri.

Appena scoperto, i militari hanno immediatamente provveduto a salparlo a bordo per scongiurare il gravissimo rischio per la sicurezza della navigazione provocato da quell’attrezzo invisibile il quale, andando alla deriva, sarebbe sicuramente finito nelle eliche di qualche ignaro diportista o onesto pescatore e, inoltre, per quelle specie marine che sarebbero potute rimanere intrappolate, senza scampo, in quel micidiale attrezzo.

L’attenzione della Guardia Costiera nell’ambito del fenomeno della pesca abusiva rimane alta, basti considerare che tale attività illecita è spesso perpetrata da individui non appartenenti al ceto peschereccio e non iscritti nei registi professionali dei pescatori i quali, oltre ad effettuare l’attività di pesca con modalità illegali o loro non consentite, pongono in vendita quanto pescato in maniera altrettanto illegale, con notevole rischio per la salute dei consumatori stante l’incerta provenienza del prodotto ittico venduto e le modalità con cui lo stesso viene conservato e posto in vendita.

Dal canto suo, il comandante della Capitaneria di Porto invita tutti i cittadini a non effettuare acquisti di prodotti ittici presso punti di vendita abusivi improvvisati per le vie ed a segnalare tutti quei comportamenti illeciti di cui dovessero rendersi testimoni, comportamenti posti in essere da soggetti che operano in danno della salute e della libertà di tutti gli onesti cittadini e dell’ambiente marino.

Per tali segnalazioni, si ricorda che sono attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 il numero di centralino della Sala Operativa 0831521022 e la casella di posta elettronica cpbrindisi@mit.gov.it mentre, per le sole emergenze in mare, il numero blu 1530.-

BrindisiOggi

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