LATIANO – Scontro col sindaco sul bando per l’appalto della mensa scolastica al Comune di Latiano, salta l’assessore: “Mi ha detto di abbandonare il tavolo se non avessi firmato a favore di quel documento e allora ho deciso di andare via”. E’ guerra al Comune di Latiano tra, ormai, l’ex assessore Michele Locorotondo e il primo cittadino Mino Maiorano. Locorotondo ha inviato una missiva, spiegando la situazione che stava vivendo in Comune, per conoscenza anche al prefetto di Brindisi, Valerio Valenti e al presidente dell’Anac (Autorità nazionale anticorruzione) Raffaele Cantone.
Ma andiamo con ordine. Tutto avrebbe avuto inizio a luglio scorso. Oggi, però, (5 ottobre) Michele Locorotondo, 35enne latianese, ha scritto un lungo post su facebook annunciando pubblicamente la sua ‘esclusione’ dal Comune di Latiano, dove, ricopriva fino a pochi giorni fa le deleghe alle Politiche Ambientali, politiche Comunitarie, al Bilancio, Tributi ed Ecologia.
“Ieri (4 ottobre) – afferma Locorotondo a BrindisiOggi.it – ho ricevuto la notifica che il sindaco mi ha revocato le deleghe assessorili. Motivazioni? Assenteismo e poca produttività. Ovviamente tutto falso perché io non mi presento più in Giunta da quando lui (il sindaco ndr) a luglio scorso mi ha ‘invitato ad abbandonare il tavolo’ se io non avessi firmato favorevolmente un atto pubblico. Falso anche il fatto che io non abbia prodotto per il mio paese, visto che a luglio sono arrivati altri 200mila euro di finanziamenti pubblici per progetti da me proposti”.
Michele Locorotondo è un fiume in piena, non ci sta alla decisione intrapresa dal sindaco di Latiano e vuole andare fino in fondo. A marzo scorso la Giunta di Latiano si riunisce per discutere sul nuovo appalto per il servizio mensa nelle scuole cittadine.
“Durante questa discussione io presi la parola – continua – e chiesi di poter inserire nel progetto della refezione scolastica alcune novità, tra cui il ‘Rating di Legalità’ (Il regolamento che disciplina le modalità in base alle quali si tiene conto di questo rating attribuito alle imprese ai fini della concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e di accesso al credito bancario ndr)”.
“La mia proposta viene accettata – sottolinea Locorotondo – e tutti firmano favorevolmente e quindi viene approvata. A luglio però scopro, mentre sedevamo nuovamente intorno al tavolo per una riunione di Giunta, che quell’atto viene rimesso in ballo dal sindaco che vorrebbe modificarlo. Tutto questo senza preavviso. Modifiche, che lui stesso motiva, necessarie per ‘ottimizzare il servizio nei confronti dei ragazzi’. Ma io mi chiedo se il rating è solo uno strumento che serve alle imprese che parteciperanno al bando, cosa centra con i ragazzi? Io ho manifestato di non votare favorevolmente quell’atto. Il rating non è uno sbarramento verso le aziende, ma solo uno strumento. Quindi non capivo la motivazione reale di questa richiesta. Gli altri votarono favorevolmente. Io invece ho confermato il voto contrario e non ho firmato”. Tutto questo è avvenuto il 18 luglio 2018.
“Quando alla riunione successiva ho provato a sedermi al tavolo della giunta mi è stato ripresentato quell’atto (servizio mensa ndr) e sono stato invitato nuovamente a firmare a favore e se io non l’avessi fatto avrei potuto abbandonare il tavolo. A quel punto mi sono alzato e sono andato via” (era il 24 luglio 2018 ndr).
“Ho chiesto al sindaco di formalizzare la volontà di mandarmi via, ma la notifica mi è arrivata solo dopo tre mesi ”.
Michele Locorotondo, in questi mesi, ha scritto più volte al segretario generale per far presente la sua situazione e richiedere delucidazioni in merito. Una delle ultime lettere è stata quella dove richiede di rivedere la delibera di giunta numero 124.
“Mi sono accorto che sulla delibera numero 124 e cioè quella della mensa io risultavo assente, quando invece non lo ero visto che sono stato l’unico a non firmare favorevolmente quell’atto. Il 22 agosto scrivo una nuova lettera al segretario e alla giunta e riporto l’errore di trascrizione, pensando che si fosse trattato di quello. Al successivo consiglio comunale faccio riportare dal segretario che aspettavo ancora una risposta in merito. A questa ulteriore presa di posizione, prendo carta e penna e faccio una cronologia dei fatti e invio tutto al segretario generale. E’ davvero assurdo che un assessore arrivi a questo punto. Ma il 28 settembre scorso per conoscenza invio la lettera anche al prefetto di Brindisi, Valerio Valenti e al presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone”.
Il sindaco di Latiano, Mino Maiorano, a quanto pare, non ha risposto a nessuna lettera di Locorotondo. Ora è ormai ufficiale, il primo cittadino, ha revocato tutte le deleghe al suo ex assessore.
Maristella De Michele
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