Scavi del teatro chiusi, Bozzetti scrive alla Capone: “Sia utilizzato il personale della biblioteca passato al museo”

Documentario Norman Atlantic

BRINDISI- Il consigliere regionale 5Stelle Gianluca Bozzetti scrive all’assessore regionale Loredana Capone per l’area archeologica di San Pietro degli Schiavoni, al centro della città di Brindisi e conservata al di sotto del Teatro Comunale Verdi. Un’area storica che rappresenta un quartiere della città romana, con resti di domus, pavimenti a mosaico, impianti termali e resti dei quartieri abitativi databili tra la fine del I sec. a.C. e l’età tardo antica). Bozzetti evidenzia come  in questa area  continua ad essere quasi impossibile la fruizione da parte dei cittadini e dei turisti, con ripercussioni anche molto negative in termini di immagine per la città.

“Tanto mi rammarica – scrive Bozzetti –  considerato che non è la prima volta che la città deve far fronte a problemi derivanti da una mancanza di programmazione come, solo per citare l’esempio più recente, quanto accaduto in occasione del prestito di ben 25 reperti, e tra questi la statua bronzea del Console Lucio Emilio Paolo, dal Museo ex provinciale Ribezzo (oggi facente parte del Polo Biblio Museale regionale) alla città di Trieste e che determinò lo svuotamento dell’ala più importante del Museo. Nell’ala che ospita i ritrovamenti simbolo dell’identità delle nostre zone, paradossalmente però, non venne prevista una loro adeguata, seppur temporanea, sostituzione. Proprio in quella occasione ottenni il suo impegno a collaborare celermente con la Soprintendenza per coprire la vacanza venutasi a creare negli spazi espositivi con un nuovo e temporaneo allestimento, cosa purtroppo mai verificatasi poi nei fatti”.

Bozzetti ricorda che in quella occasione chiese anche l’ impegno a siglare un Protocollo al fine di programmare le attività museali. “Oggi rinnovo la proposta, in veste più ampia – aggiunge il consigliere – chiedendo ora una programmazione generale della Regione, d’intesa con le istituzioni e gli enti locali, per evitare il ripetersi di simili situazioni e, nel mentre, una collaborazione risolutiva con la Soprintendenza che possa consentire la fruibilità immediata dell’area archeologica di S. Pietro degli Schiavoni per tutto il periodo estivo, periodo di maggiore afflusso turistico, per poi valutare proposte più strutturali e definitive per la sua gestione annuale. Si potrebbe, ad esempio, valutare la possibilità di impiegare temporaneamente una parte del qualificato personale transitato al Museo Ribezzo dalla ex Biblioteca Provinciale (chiusa per il completamento dei lavori di ristrutturazione) attraverso una rotazione che permetta di coprire giorni e orari attualmente vacanti; ciò non comporterebbe nessun onere aggiuntivo a carico delle amministrazioni, potrebbe consentire l’immediata fruibilità dell’area, con relativo servizio per l’utenza pubblica, e si avrebbe personale competente e preparato che riconsegnerebbe lustro al sito e alla città”.

“Chiedo di valutare – conclude il consigliere – e sempre in ottica di programmazione, concrete azioni regionali per attivare anche “percorsi di visite dall’acqua”, per i beni del territorio regionale che si trovano negli specchi d’acqua prospicienti le nostre città. In quest’ottica la stessa dott.ssa Piccarreta, in merito alla fruizione del Castello Alfonsino, propone «di organizzare anche visite dall’acqua per restituire il rapporto acqua-castello», iniziativa che meriterebbe di essere approfondita e valorizzata”.

BrindisiOggi

 

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