Scarichi nella riserva naturale, verso la nascita di “Comitato per la salvaguardia di Torre Guaceto”

BRINDISI- Monta la protesta per lo scarico delle “acque depurate” nell’oasi naturale di Torre Guaceto, i cittadini e la confederazione Cobas di Brindisi verso la costituzione di “Comitato per la salvaguardia di Torre Guaceto”.

Il problema è serio e si è manifestato maggiormente nei giorni scorsi quando nel canale Reale,  che recupera le acque reflue di Villa Castelli passando per Francavilla sino a giungere nel mare della riserva, scaricano anche i reflui del depuratore di Carovigno.

Nella riserva naturale è cominciata ad arrivare una schiuma bianca e densa. Benchè la decisione di convogliare le acque del depuratore nel canale Reale sia stata assunta dalla Regione, il consorzio ha comunque presentato un esposto alla Procura della repubblica di Brindisi, ai Noe, alla Capitaneria di porto e al Corpo forestale.

Ora la Cobas di Brindisi hanno organizzato  per sabato 4 ottobre una manifestazione di protesta a Punta Penna Grossa a partire dalle ore 15,00. “Gli strani episodi accaduti intorno alla vita della stessa Torre Guaceto  ci hanno lasciato un po’ di amaro in bocca- ha dichiarato Bobo Aprile dei Cobas- Vanno invece sostenuti  quei soggetti che hanno costruito una buona esperienza  di ecocompatibilità  nella riserva di Torre Guaceto tra percorsi di educazione ambientale , la difesa degli ulivi centenari , le coltivazioni biologiche , iniziative culturale inserite nel contesto , il prelevare il giusto dal mare, l’alimentare un turismo oggi definito “Consapevole”. Così come abbiamo fatto oltre 30 anni fa nel difendere Torre Guaceto dal  diventare un sito per la costruzione di una centrale nucleare, negli anni ’90 per evitare la costruzione di 600 appartamenti , continueremo a farlo strenuamente  oggi” .

BrindisiOggi

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