BRINDISI-Scaricavano fanghi e scarti di lavorazione senza autorizzazione, sequestro in una marmeria. Intervento dei Carabinieri Forestali del NIPAAF (Nucleo Investigativo) e della Stazione di Brindisi in contrada Formosa, alla periferia Sud del capoluogo, dove più volte sono stati accertati reati di natura ambientale (soprattutto abusi edilizi e gestione illecita di rifiuti).
Questa volta i Militari hanno verificato, all’ interno di una ditta di lavorazione marmi, lo stoccaggio di fanghi e sfridi di lavorazione, i primi giacenti all’ interno di una vasca in cemento armato di m 6×2, i secondi accumulati, in una quantità di oltre 200 quintali, in un’ area di piazzale di m 6×3. I rifiuti provenivano sia dalla lavorazione diretta della pietra calcarea estratta, sia dalla macinazione di scarti di demolizioni edili.
Essendo risultato che per lo stoccaggio la ditta non era munita di alcuna autorizzazione, la vasca ed il piazzale sono stati sottoposti a sequestro penale probatorio.
Il titolare della ditta, G.L. di anni 62, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi per stoccaggio non autorizzato di rifiuti speciali non pericolosi prodotti in azienda, ai sensi all’ art. 256, commi 1 e 2, del “Testo Unico Ambientale” (decreto legislativo n. 152 del 2006).
Tuttavia le indagini ed accertamenti dei Carabinieri Forestali proseguono, per verificare il possesso di titoli abilitativi edilizi, in relazione ad alcuni locali aziendali ed alle vasche di stoccaggio, nonché di autorizzazione al trattamento delle acque meteoriche dilavate dalle superfici impermeabilizzate dei piazzali, oltre allo stesso esercizio di tale tipo di impresa, per il quale necessita autorizzazione unica ambientale (cosiddetta A.U.A.).
BrindisiOggi
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