BRINDISI – La Santa Teresa spa e i lavoratori a rischio licenziamento sono stati questa mattina (9 novembre) a Bari, nel Comitato della Regione Puglia sui monitoraggi delle crisi aziendali. L’incontro sul loro futuro occupazionale si è concluso con un impegno dei presenti dinanzi al presidente della Task Force, il dottore Bisceglia. La Santa Teresa sospende l’invio delle lettere di licenziamento, per il tempo che si rende necessario per presentare alla Regione Puglia un piano di attività urgenti, per recuperare gli esuberi di personale, valutato dai servizi regionali. Si proseguirà il confronto sul Piano industriale su base triennale da inserire nel confronto tra Provincia e Regione, che si impegna a supportare i percorsi di riqualificazione professionale necessari.
Un incontro positivo, a detta dei Cobas Privato, cui erano presenti i rappresentanti regionali e il presidente della Provincia di Brindisi, i responsabili della Santa Teresa e tutte le organizzazioni sindacali. Punto fermo, è la volontà di affrontare questa delicata situazione senza dover assistere ai licenziamenti di 39 lavoratori che hanno chiesto attenzione e sostegno. Ciò che, dopo un documento firmato, è stato fatto recapitare all’onorevole Teresa Bellanova, che nella mattinata di sabato scorso (7 novembre) ha incontrato i lavoratori con l’onorevole Elisa Mariano nel Salone della Provincia di Brindisi.
“La risoluzione di questa intricata vicenda è legata a come si svolgerà il riordino – dichiara la Mariano – anche perché la Legge Delrio non prevede licenziamenti, bensì una collaborazione tra la Regione e la Provincia. Specialmente perché l’azienda ha i bilanci in attivo e tutti i requisiti per poter operare. Sta alla Provincia di Brindisi redigere un protocollo d’intesa con la regione Puglia per sviluppare una progettualità in cui includere i lavoratori che ricoprono le posizioni di funzioni non fondamentali, per scongiurare il rischio di mandare a casa 39 lavoratori”.
L’esatto contrario ha affermato il presidente della Santa Teresa, il dottor Montingelli, che adduce la responsabilità dei licenziamenti alla legge Delrio, che porterebbe la società “nell’impossibilità di garantire attività non più finanziabili così da essersi trovata costretta alla richiamata dichiarazione di esubero del personale”. La stessa azienda si starebbe muovendo per scongiurare i licenziamenti: progetti già studiati e presentati che necessitano del sostegno della Regione per andare avanti.
La questione, però, riguarda anche gli 80 lavoratori che a partire dal primo gennaio 2016 rischiano di vivere l’incubo in cui sono proiettati oggi i loro 39 colleghi. I sindacati, che vedono nell’operosità e nella buona posizione della Santa Teresa i molti sacrifici dei lavoratori, chiedono all’azienda di assicurare i posti a tutti i dipendenti a rischio, mentre il presidente della provincia Maurizio Bruno non vuole licenziare, anzi: trova sia necessario che la Regione si interessi fattivamente.
Al termine dell’incontro, ecco un primo accordo. La prossima settimana si svolgerà un’ulteriore riunione per monitorare i passi in avanti.
A.P.
Speriamo bene e che si trovi la soluzione piu’ plausibile e praticabile al momento per i 39 lavoratori,anche se incombe per gli 80 l’incubo del futuro stante prima o poi l’eliminazione delle Province e il Maurizio BRUNO andra’ a casa anche Lui.